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Grimshade, Recensione: animali armati e mostri nella guerra tra luce e oscurità

Abbiamo provato su Nintendo Switch Grimshade, un gioco prodotto da Telerock e distribuito da Asterion Games, uscito un anno fa su PC.

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   · 11 min lettura Recensioni
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Grimshade è un videogioco che fonde un’aria da selvaggio west a tecnologie all’avanguardia utilizzate da umani e animali antropomorfi, il tutto circondato da una guerra sanguinosa e cruenta per la libertà. Asterion Games porta su Nintendo Switch, a distanza di poco più di un anno dall’uscita su PC, un titolo che si presenta con tutti i crismi per essere quello che promette, ovvero un JRPG ispirato agli anni ’90, con una meccanica di combattimento strategica a turni. Il progetto nasce da una raccolta di fondi su Kickstarter che ha avuto un enorme successo, raggiungendo molto velocemente la quota di 100mila dollari.

Grazie agli investitori che hanno creduto in questo titolo, gli sviluppatori di Telerock hanno realizzato quello che avevano promesso, condito però da un po’ di confusione, meccaniche spesso contorte e personaggi al di fuori dei combattimenti troppo prolissi. La storia in sé è interessante anche se ricca di cliché e il gameplay è effettivamente un po’ datato sia nelle meccaniche sia nella gestione delle risorse. Grimshade pretende di essere tante cose, non riuscendo a implementare bene e in modo accurato nessuna di esse. D’altro canto, la grafica dipinta a mano, dona alle ambientazioni quel tono cupo che accompagna il giocatore per le vie di una guerra tra luce e oscurità, scandendo il tempo a ritmi di ottime musiche. Il debutto del gioco su Nintendo Switch non è propriamente perfetto, poiché macchiato da qualche bug e tempi di caricamento davvero lunghi.

Una storia dall’ottimo potenziale, ma penalizzata dal voler strafare

Complice l’inglese come unica lingua disponibile oltre al russo, comprendere in alcuni fasi di gioco la trama di Grimshade risulta davvero complicato. In una tipologia di videogioco in cui è fondamentale capire cosa ci stia accadendo intorno, farcire il gameplay con discorsi contorti e non chiari rischia di stancare velocemente il giocatore. In questo ambito subentra uno dei punti focali del gioco di ruolo, ovvero la possibilità di scegliere. Nel disperato tentativo di chiarire una situazione un po’ confusa, ci ritroveremo a dialogare con diversi personaggi, apparentemente non rilevanti, a cui potremo scegliere quale domanda porre sperando ci spieghino qualcosa in più. Questa non è una fase fondamentale del gioco, ma comprendere bene cosa ci stia accadendo intorno può aiutarci a capire meglio gli obiettivi che dobbiamo raggiungere.

Grimshade introduzione

In Grimshade tutta la storia ruoterà intorno ad alcuni personaggi che nel corso dell’avventura faranno la loro comparsa, componendo insieme una squadra di valorosi combattenti. I nostri eroi si ritroveranno uniti per far fronte comune in una battaglia dalle mille sfaccettature, e chi per un motivo chi per un altro, dovranno collaborare per vincere. Il motivo del conflitto è l’attacco da parte di un gruppo denominato Vakyrie nei confronti della fiorente città di Brann, mosso da vecchi rancori e motivi politici e culturali. Una guerra però, che non lascia scampo alla povera popolazione indifesa, capace solo di subire i giochi di potere di religiosi e governanti.

In questo trambusto vestiremo i panni di Alister, un giovane appartenente all’ordine dei Campioni fondato da re Wilhelm Einhaim, che con l’aiuto di ingegnosi alchimisti è riuscito a domare l’Etere Oscuro tanto da formarne dei cristalli da utilizzare per scopi offensivi. Alister è in grado grazie al Guanto del Campione di veicolare il flusso dell’Etere Oscuro per difendersi e attaccare. L’Etere è caratterizzato anche da un potere chiaro, chiamato Luce, che permette alle persone appartenenti ad alcune sette di poter curare gli esseri viventi. Molto presto si unirà a noi Kiba, un ragazzo spaesato e confuso, che si rivelerà in grado di domare sia l’oscurità che la luce dell’Etere in modo innato e senza l’ausilio di strani marchingegni. I due formeranno un team di personaggi all’apparenza poco raccomandabili, con l’obiettivo di salvare Brann e tutte le povere innocenti persone che la abitano, ma anche quello di scoprire di più sui poteri straordinari di Kiba, svelando antichi segreti ed esperimenti di dubbia eticità.

Kiba

Intrighi e personaggi curiosi (tassi armati e prostitute per citarne due) ci attenderanno in Grimshade, prendendo parte a una storia che presenta dell’ottimo potenziale, ma che viene segnata negativamente dallo scontato svolgersi degli eventi, ricchi di cliché e senza un vero e proprio colpo di scena. Un’avventura piatta, appesantita da una possibilità di esplorazione estremamente limitata e una trama che di per sé mette tanta carne al fuoco, creando spesso troppo fumo davanti agli occhi del videogiocatore. La caratterizzazione dei personaggi è sufficiente quel tanto che basta per distinguere le diverse visioni della guerra tra soggetti con storie, lavori e vite completamente diverse tra loro. In sostanza la storia raccontata in questo titolo è molto interessante anche se un po’ scontata, peccato sia stata gestita in modo talmente convulso da renderla pesante.

Luci e ombre di una meccanica di combattimento strategica

Il fulcro del gameplay in Grimshade è sicuramente la meccanica di combattimento strategico a turni, in cui la conoscenza dei proprio mezzi sarà fondamentale. Ogni personaggio avrà a disposizione un parco abilità, alcune offensive altre di supporto, ognuna con specifici effetti e un’influenza temporale sull’inizio del turno successivo dello stesso personaggio. Il basso nella schermata di combattimento infatti, troviamo una coda di icone raffiguranti i partecipanti alla sfida, che avrà il ruolo di indicare l’ordine di azione dei vari round. Ogni azione eseguita riposizionerà il personaggio nella coda, in accordo con quanto appena detto.

Grimshade scena di combattimento

Questa coda non sarà l’unico elemento da tenere sotto controllo, e oltre alla salute di ogni personaggio, ci sarà da valutare il proprio livello di tensione. Tutti gli attacchi, ogni mossa difensiva e spesso anche qualche attacco subito possono andare ad aumentare il valore di tensione (barra gialla sotto la barra della salute) del personaggio. Una volta che la tensione è al massimo, il combattente non sarà più in grado di eseguire azioni per qualche turno, rischiando di subire ingenti danni. L’unico modo per abbassare il valore di tensione è eseguire dei turni di riposo, in cui il personaggio non compirà nessuna azione.

Una tecnica di combattimento già vista, che non applica nulla di nuovo o particolarmente iconico a uno stile di gioco molto diffuso, che vanta per lo più le stesse caratteristiche. A rendere il tutto peculiare in Grimshade è l’ambientazione e i toni molto cupi, che rendono in certi casi difficile distinguere alcuni elementi. L’inquadratura del combattimento può variare in base alla partita, e può essere vista di lato o leggermente decentrata in favore del campo alleato o di quello avversario. Mescolando tutto questo con un 3D dei personaggi buono e un’ambientazione in certi scenari al limite del 2D, risulta spesso difficile impostare una partita strategica in mezzo a questa confusione generale.

Grimshade scena di combattimento

Se tutto questo però è una sottolineatura di una meccanica consolidata ed efficiente, vero punto dolente a nostro avviso è la gestione, la ricerca e l’utilizzo di strumenti e risorse. Alla fine di ogni battaglia ci verranno consegnati degli oggetti come premio, spesso soltanto oggetti da scambiare con monete, per poi poterne acquistare di nuovi. I luoghi in cui acquistare dei beni sono pochi e dispersi nella mappa, come se non bastasse inoltre oggetti utili come i kit per la guarigione dei punti salute, sono disponibili in quantità limitate nelle scorte di viaggio e venduti a caro prezzo in alcuni negozi. Riteniamo sia una pecca perché ci sono fasi concitate del gioco in cui si dovranno affrontare molti nemici in successione e avere delle cure limitate non aiuta certo il lato strategico. Gli oggetti possono anche essere utilizzati per potenziare le armi a disposizione dei personaggi o per sbloccare nuove abilità.

Grimshade oggetti

Di buon livello invece è l’intelligenza artificiale che muove gli alleati non gestibili da noi, anche se spesso sono abbastanza deboli da non durare nemmeno un turno in battaglia. Allo stesso modo, anche i nemici eseguono mosse con cognizione e sono capaci di accanarsi contro un personaggio con poca vita senza il minimo ritegno. Al di fuori dei combattimenti, l’esplorazione è lenta e basilare, con poca libertà di movimento e percorsi che troppo spesso ci portano dritti all’obiettivo. In compenso le ambientazioni sono gradevoli e caratteristiche, curate nei dettagli e spesso variegate. L’interazione con oggetti e personaggi è agevolata da un alone giallo che si crea intorno a essi quando si passa in loro prossimità, ma attenzione a porre domande a degli sconosciuti, potrebbero tenervi lì a parlare per qualche minuto.

Musiche e grafica tengono a galla la nave

L’ispirazione degli sviluppatori di Telerock è per loro stessa ammissione i videogiochi anni ’90, da cui Grimshade acquisisce molto del gameplay e delle meccaniche di interazione e spiegazione delle varie funzionalità, elargite al videogiocatore in modo statico e freddo. Di tutt’altro conto è l’aspetto grafico e quello musicale, che rendono giustizia a un videogioco gradevole e ben pensato strutturalmente. Il comparto grafico è di buon livello, e realizzato con la pittura a mano (come anche i personaggi) donando a ogni location un aspetto realistico e unico. Se durante l’esplorazione possiamo rimanere entusiasti dei luoghi che visiteremo, la grafica di combattimento lascia spesso perplessi. Abbiamo parlato in precedenza della confusione che si può generare durante una lotta, complice un’ambientazione che spesso rischia di confondere i vari elementi in gioco. Ovviamente non tutti gli scenari sono così contorti, e alcuni sono ottimi e valorizzano il lavoro artistico che li ha fatti nascere. Lo stile grafico di menù e caricamenti è direttamente ereditato dal secolo scorso, rimaneggiato con una qualità maggiore, ma che nel complesso risulta minimale e godibile.

Grimshade grafica dipinta a mano

La componente audio del videogioco, insieme alla grafica appena descritta, sono forse le boe che tengono a galla tutti i piccoli errori o inconvenienti che abbandonano alla deriva Grimshade. Le musiche che si alternano spaziano dalle energie orchestrali di ballate ricche di tensione, a sottofondi in stile country tipici delle locande del vecchio west, passando per suoni medioevali e metallici udibili nelle città. Questo variare velocemente stili musicali non è fastidioso, anzi aiuta noi giocatori a immergerci nelle varie fasi di gioco, trascinandoci con sé in questo clima di guerriglia.

“Grimshade.exe ha smesso di funzionare”, dolori su Nintendo Switch

Il porting su Nintendo Switch di Grimshade arriva dopo poco più di un anno dall’approdo del gioco su PC, e non tutto ha funzionato bene in casa Telerock. Per quanto l’ibrida Nintendo sia adatta a questa tipologia di giochi in cui la calma e il ragionamento vincono sull’iniziativa, la realizzazione non è impeccabile. Durante l’avventura è capitato in due occasioni, una anche molto concitata, che il gioco si chiudesse inaspettatamente con un avviso di errore. Solitamente questi problemi si risolvono molto velocemente con dei piccoli aggiornamenti, ma non è l’unico fattore negativo riscontrato.

Ambientazioni

Il gioco per avviarsi in alcuni casi impiega un’eternità, lasciandoci per oltre un minuto e mezzo (sì, l’ho cronometrato per la curiosità) a fissare la scritta “Grimshade”. Oltre a questo ogni caricamento risulta davvero lento, anche il cambio tra una scena e l’altra del gioco, in cui nessuno pretende la velocità della luce, ma quantomeno non un minuto. Inoltre Nintendo Switch mette a disposizione alcune funzionalità grazie ai Joy-Con, che non sono state minimamente prese in considerazione, nemmeno la vibrazione. Oltre a questi appunti, il gioco girà bene sia in modalità portatile che in modalità fissa inserendo la console nel dock.

Un gioco che avrebbe meritato più attenzione

Purtroppo siamo qui a raccontarci la disfatta di un buon gioco come Grimshade, che si salva in corner prendendo una sufficienza meritata, ma senza eccellere in niente. Un titolo che vuole emulare i grandi giochi di ruolo in cui esplorazione, narrazione e combattimento a turni si amalgamano con la strategia come per esempio Fire Emblem, ma che riesce a esserne appena una libera ispirazione. Vuoi la non celata ispirazione agli anni ’90, vuoi un prodotto che nel complesso delude un pochino, sta di fatto che Grimshade è un titolo adatto per gli amanti del genere, ma non convince chi non ha mai giocato titoli di questo tipo.

Grimshade scena di combattimento

L’unione di guerre civili, animali antropomorfi armati fino ai denti, mostri di materia oscura che compaio improvvisamente, il cliché della lotta tra luce e oscurità hanno convito facilmente chi, come me, è amante dei fantasy strani e contorti. Il problema di base non è il gioco o la trama, che per quanto intricata ha un suo perché, quanto la frustrazione di tante piccole cose che sarebbero potute essere di meno, ma realizzate con più accuratezza. Il desiderio di strafare nel realizzare titoli che provano a emulare i grandi nomi videoludici, non è mai una buona strada da percorrere. Il prodotto è originale, e come tale andrebbe sviluppato e portato avanti sfruttando quella semplicità che non guasta mai.

Locanda

I problemi su Nintendo Switch li riteniamo marginali, poiché risolvibili nel tempo. Più gravi a nostro avviso sono le lacune per gli strumenti, gestiti in modo davvero superficiale, dando per scontato il loro utilizzo per i potenziamenti. Un elogio va alla musica, attenta e incalzante, e alla grafica curata e coinvolgente tanto da risultare divertente e adatta allo stile di gioco. Non è tutto da buttare in Grimshade, soprattutto per gli amanti del genere, che sanno come muoversi e sono già predisposti mentalmente per i giochi di ruolo strategici. Gli sviluppatori hanno dimostrato di essere abili nel creare contenuti che nella forma sanno convincere, ma va affinato il gameplay. Speriamo che nel prossimo futuro possano rimettere mano al gioco, ridando nuova linfa a personaggi davvero interessanti, magari concedendo loro nuove armi e abilità.

Grimshade è già disponibile al download sul Nintendo eShop e sullo store di Steam per PC Windows.

Voto: 6.5

Pro
Ottima idea di fondo
Musiche lodevoli
Grafica dipinta a mano
Contro
Problemi su Nintendo Switch
Confusione di trama
Gestione degli strumenti
Ancora troppo negli anni ’90

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