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[RECENSIONE] Yoshi’s Crafted World: la carta vincente del dinosauro su Nintendo Switch!

Yoshi approda su Nintendo Switch, con un nuovo platform dalle meccaniche inedite che saprà sorprendere anche i fan più datati del celebre dinosauro.

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   · 10 min lettura Recensioni
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Due anni dopo la prima rivelazione all’E3 2017, Yoshi fa il suo debutto su Nintendo Switch! Il dinosauro, principe indiscusso del genere platform, è pronto ad accompagnarci in una coloratissima e divertente avventura tutta fatta a mano! Yoshi’s Crafted World (letteralmente “Il mondo artigianale di Yoshi“) è stato sviluppato da Good-Feel, azienda responsabile del precedente Yoshi’s Wolly World uscito su Wii U nel 2015.

Il titolo di questo capitolo rappresenta in modo impeccabile la natura dell’ambiente di gioco: un mondo di cartone che pare essere scaturito dalla creatività di un bambino appassionato di bricolage! Mondo che non mancherà di stupirci con le sue ambientazioni, tanto fiabesche nel loro aspetto quanto ingegnose nel modo in cui sono realizzate.

Addentriamoci in questo magico universo di diorami, dove gli aeroplani sono composti da rotoli di carta igienica e i granchi sono buffi secchielli capovolti.

Kamek e Baby Bowser colpiscono ancora!

La storia ha inizio sull’iconica Isola degli Yoshi, luogo che i veterani amanti di Nintendo conosceranno meglio delle proprie tasche. Nell’idilliaco paradiso tropicale, gli Yoshi trascorrono placidamente la propria vita insieme al Sole dei Desideri, un manufatto alimentato da cinque Gemme che può realizzare qualsiasi sogno.

A interrompere questo clima sereno sono le storiche nemesi dei colorati dinosauri: Kamek, malvagio Magikoopa dagli straordinari poteri, e Baby Bowser, il giovane e capriccioso Re dei Koopa (da non confondere con Bowser Junior, figlio del perfido sovrano). I due, venuti a conoscenza di ciò che è capace di fare il Sole, decidono di appropriarsene con un goffo tentativo. Mentre Kamek tira a sé il manufatto e le Gemme con un incantesimo, gli Yoshi s’impegnano a trattenere a terra il loro tesoro con tutte le forze che possiedono. Il conflitto sfocia in un’esplosione di energia, che sbalza tutti in aria.

I teneri dinosauri si risvegliano confusi e disorientati all’interno di una foresta sconosciuta, insieme al manufatto che non dà segni di vita. Esso, infatti, è rimasto privo delle cinque Gemme che fungevano da fonte di energia, andate disperse nel nuovo mondo. Qui comincia l’avventura del giocatore, che si trova a scegliere uno degli 8 Yoshi con il quale iniziare la ricerca. A introdurci in questo luogo sconosciuto sarà Bricolo, bizzarro e sorridente personaggio che, assieme ai propri simili, ci accompagnerà di area in area nel corso della nostra impresa. Riusciranno i nostri eroi a impossessarsi delle Gemme prima di Kamek e Baby Bowser?

Un bentornato ai nostalgici, un benvenuto ai novizi

Dal primo istante in cui ci si inizia a muovere all’interno del mondo di gioco, chi ha a cuore la serie ritroverà un ambiente familiare e confortevole nel quale poter saltare, svolazzare e lanciare uova su ogni cosa. Alcune meccaniche, tuttavia, sono leggermente cambiate. Per fare le uova, ad esempio, non sarà più necessario premere verso il basso la levetta analogica dopo aver ingurgitato il malcapitato di turno, poiché esse verranno automaticamente create una volta catturato il bersaglio con la nostra lingua, negandoci di fatto la possibilità di risputarlo.

Il mirino per il lancio delle uova è preciso e lascia al giocatore il pieno controllo della traiettoria, abbandonando così il classico movimento ad arco che compieva nei precedenti titoli. Una scelta che potrebbe far storcere il naso ai fan più affezionati, ma che risparmierà una buona dose di frustrazione a chi approccia la serie per la prima volta o a coloro che non hanno mai apprezzato particolarmente il vecchio metodo. Il sistema di controllo è piuttosto versatile, potendo essere personalizzato sotto diversi aspetti come i pulsanti adibiti al salto e al lancio, la cui rapidità può anch’essa essere modificata.

Nuovi arrivati, non temete: l’immediatezza che caratterizza i comandi di questo titolo vi permetterà di muovere i primi passi con estrema disinvoltura. Padroneggiare le meccaniche di questo platform è questione di qualche livello, e prima che ve ne rendiate conto sarete tutt’uno con Yoshi. E se proprio non dovessero andarvi giù alcune sezioni più ostiche, a causa di troppi nemici o di subdoli baratri, potete cimentarvi nella Modalità Relax: un bel paio di ali bianche apparirà così sulla schiena del piccolo eroe, permettendogli di potenziare enormemente la propria capacità di librarsi in aria.

Questione di prospettiva

Quello che a primo impatto può sembrare un platform in due dimensioni abitato da modelli in 3D, è in realtà un mondo tridimensionale sotto mentite spoglie! Per rendervene conto, basterà uno sguardo attento al fondale, seguito dal lancio di un uovo verso quella mucca di cartone che continuava a fissarvi. Ebbene, questo mondo apparentemente bidimensionale abitato da animali fatti di oggetti riciclati, offre al giocatore un’inaspettata molteplicità di prospettive!

Infatti le grandi peculiarità di questo titolo sono il coinvolgimento attivo dello sfondo, che contiene elementi con i quali possiamo interagire, e la possibilità di vedere l’intero mondo di gioco sia da un lato… che dall’altro!

Il movimento del personaggio, dove il gioco lo permette, non è limitato allo scorrimento laterale, ma si estende anche in profondità. È come se i livelli di Yoshi’s Crafted World fossero suddivisi in più strati, tutti esplorabili a tempo debito.

Un Bricolo di varietà in più

Questo universo del fai-da-te è suddiviso in diverse aree che contengono un numero variabile di livelli da affrontare. Alcune possono contenerne uno solo, mentre altre arrivano a contenerne fino a tre. Raggruppare in insiemi più piccoli le diverse sezioni di gioco permette di avere una maggiore varietà rispetto al passato, in termini di ambientazioni, di nemici da affrontare e di meccaniche da gestire. Questa struttura di level design si traduce in un’avventura meno lineare e più ricca di sorprese, che coinvolgerà il giocatore sia che debba attraversare la casa stregata di un luna park, sia che si ritrovi ad affrontare feroci animali nella giungla.

Ogni area è presieduta da un Bricolo, al quale dovrete pagare un certo numero di Fiori, disseminati nei vari livelli, per poter accedere al territorio di loro competenza. Questi allegri personaggi avranno numerose richieste per noi, delle vere e proprie missioni secondarie che ci vedranno protagonisti di una continua caccia al tesoro. Per soddisfare i loro desideri, dovremo infatti ripercorrere i livelli alla ricerca di determinati oggetti nascosti da colpire con le nostre uova, così da guadagnarci nuovi preziosissimi Fiori.

Ai classici livelli si affiancano i Livelli Sfida, che prevedono lo stravolgimento temporaneo del gameplay e sapranno farvi divertire in modo alternativo. Saprete farvi valere anche alla guida di un gigantesco Yoshi Picchiaduro o fuggendo da un enorme Schelesauro? Non vi resta che affrontare queste nuove prove per scoprirlo!

1… 2… 3… Poochy!

Ma come è possibile ammirare l’ambiente circostante dal lato opposto a quello che ci viene rivelato? Basta rifare il percorso al contrario! Ed è proprio qui che entra in gioco il buon Poochy, il cagnolino che da sempre accompagna Yoshi nelle sue avventure. Lo scopo è quello di ritrovare i suoi tre cuccioli dispersi all’interno di ogni livello, facendocelo ripercorrere dalla fine all’inizio.

Per ogni cucciolo ritrovato riceveremo un Fiore, più uno extra se riusciremo nell’impresa entro un certo limite di tempo. Questo espediente è in grado di donare ulteriore longevità al titolo, che spinge il giocatore a esplorare un livello già conosciuto ponendogli davanti obiettivi differenti. Inoltre, vedere un panorama composto da oggetti fai-da-te dalla parte opposta dona un aspetto completamente differente al luogo visitato, che acquista una fascino inedito e permette di scorgere particolari prima impossibili da notare.

Ma come ti vesti?

Una divertente, ed estremamente utile, introduzione di questo capitolo sono i costumi! Questi buffi travestimenti sono più di 170 e permettono a Yoshi di proteggersi da nemici e cadute con stile, incassando un numero variabile di colpi a seconda della loro rarità. Infatti, i costumi si ottengono casualmente inserendo delle monete all’interno di un distributore automatico in stile gachapon, e ognuno di loro rientra in tre differenti categorie: normale, raro e rarissimo! Più il costume è difficile da trovare, più sarà resistente agli imprevisti.

Inoltre, se possedete degli amiibo potete utilizzarli per ottenere dei costumi esclusivi! Diversi personaggi legati all’universo di Mario e Yoshi permetteranno al giocatore di sbloccare travestimenti che ne riprendono le sembianze, mentre gli amiibo appartenenti a saghe differenti sbloccheranno la semplice confezione cartonata delle statuette interattive.

Da soli è divertente, in due esilarante

L’intera avventura può essere affrontata in solitaria o in compagnia di un amico: basterà porgere l’altro Joy-Con e sarete pronti al gioco di squadra! La modalità cooperativa ereditata da Yoshi’s Wolly World si sposa perfettamente con il nuovo titolo, garantendo grasse risate e grosse soddisfazioni. Per affrontare i livelli, i due Yoshi possono saltare l’uno sopra l’altro e catturarsi fra loro con la lingua, dando vita a un modo di giocare tutto nuovo. Non mancheranno i siparietti comici causati da scarsa coordinazione e manie di protagonismo, ma se saprete trovare la giusta intesa con il vostro partner, sarete invincibili.

Ci sono un paio di meccaniche esclusive di questa modalità: tenendo in groppa il compagno, gli schianti a terra genereranno un’onda d’urto capace di sconfiggere i nemici nelle vicinanze. Inoltre, l’addetto al lancio delle uova avrà accesso a munizioni infinite.

Gioia per gli occhi, musica per le orecchie

Yoshi’s Crafted World sfrutta il motore grafico Unreal Engine 4 e può vantare uno stile unico nel proprio genere. L’universo fai-da-te che circonda il dinosauro è straordinario, vanta colori sgargianti ed è sempre pronto a stupire il giocatore per le trovate stilistiche mai banali. Trattenere il sorriso di fronte all’atmosfera che si respira è pressoché impossibile, merito di una direzione artistica dai toni giocosi e improntata all’umorismo.

Il frame rate è perennemente stabile sia in modalità portatile che fissa, e la qualità visiva non ne risente quasi mai. L’unico neo può essere riscontrato giocando in modalità handheld nelle fasi di spostamento tra un livello e l’altro, momento durante il quale le texture dei personaggi risentono leggermente della risoluzione inferiore: un dettaglio trascurabile al netto di un prodotto visivamente superlativo.

Gli scanzonati motivetti che ci accompagnano per tutto il viaggio sono esilaranti, perfettamente in linea con il clima burlone che anima questo capitolo della serie, da sempre concepita con colonne sonore del genere. I fischiettii che ci deliziano le orecchie ben presto inizieranno a far parte di voi, che vi ritroverete a interpretare le stesse note sull’autobus, sovrappensiero, a un pubblico di estranei dagli sguardi interdetti.

Un erede degno di nota

Il capostipite Super Mario World 2: Yoshi’s Island che ha visto la luce su Super Nintendo nel 1995, ripubblicato nel 2002 su GameBoy Advance, è una pietra miliare del mondo videoludico, per molti il platform per eccellenza. Per questo motivo, i titoli successivi hanno sempre dovuto confrontarsi con questo standard vertiginoso, temendo sempre il paragone.

Nel corso degli ultimi due decenni, i capitoli si sono succeduti su diverse console richiamando raramente quelli che erano i fasti di un tempo. Yoshi’s Story è stato un mezzo fiasco, Yoshi’s Universal Gravitation risulta un esperimento mal riuscito, Yoshi Touch & Go non era ciò che si aspettavano i fan, Yoshi’s Island DS ha saputo rinnovare con successo la formula originale, Yoshi’s New Island mancava di personalità, mentre Yoshi’s Wolly World era un chiaro segnale che Good-Feel avesse intuito quale fosse lo spirito del primo episodio.

Con Yoshi’s Crafted World l’azienda conferma questa ipotesi: Etsunobu Ebisu e il suo team hanno colto pienamente lo spirito della serie, riuscendo a rendere onore all’incredibile Yoshi’s Island con un erede degno di portare il nome del migliore amico di Mario. La curiosità di scoprire cosa si cela nel prossimo livello, quali nemici ci troveremo di fronte, quale genere di marchingegni ci ritroveremo a utilizzare per raggiungere la meta ancora una volta: sono tutti quesiti che tengono viva la nostra voglia di proseguire un’avvincente avventura.

Le nuvole che vedrete sullo sfondo non fluttuano nel cielo, sono sospese in aria grazie al filo trasparente. Le rane che incontrerete sono semplici origami, che grazie a una piccola molla di carta sono in grado di saltare su e giù. Ogni minimo particolare è contestualizzato perfettamente in un ecosistema tanto artificiale quanto magico. Ed è tuffandovi in questo mondo fatto a mano che ve ne renderete conto: qui si respira la stessa aria che quasi venticinque anni fa inebriava i nostri sensi durante la prima avventura sull’Isola degli Yoshi.

 

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