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La politica creativa di Nintendo secondo Ken Watanabe

La politica creativa su nuove IP, secondo l’ex sviluppatore, rispecchia linee precise: le serie esistenti possono adattarsi a tutti i gameplay

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   · 2 min lettura Nintendo
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Quando si parla di “politica creativa” si ha un concetto ben preciso: le linee che guidano l’ideazione di nuove opere di ingegno. Declinato nell’ambito videoludico, diventa il vademecum secondo cui una casa di sviluppo investe nelle sue serie o ne crea di nuove. Mentre alcune si concentrano sul portare nuove intellectual property (IP), Nintendo va nella direzione opposta: quelle che ci sono bastano e avanzano. Detta con uno dei più classici adagi nostrani “poche ma buone”. Un concetto che, visti i risultati ottenuti in più di 40 anni, è caro anche a loro. Parola di un ex dipendente, Ken Watanabe.

Nintendo Headquarter
Quartier generale di Nintendo, dove queste regole originano e si applicano

Effettivamente, non è un’esagerazione pensare che i franchise ideati dalla “Grande N” possano contarsi sulle dita delle mani. Attenzione: da questo discorso sono esclusi tutti i titoli di terze parti ospitati dalle console Nintendo. Si parla solo ed esclusivamente dei titoli originari dell’azienda di Kyoto, con i loro spin-off inclusi. Le parole di Ken Watanabe, sviluppatore per Nintendo dal 2005 al 2015, non lasciano spazio a dubbi. Contando sul parco serie ideato nel corso degli anni, l’azienda non sente il bisogno di crearne di nuove. Impossibile dargli torto: le IP già esistenti, dalla loro incarnazione di partenza, possono tranquillamente declinarsi allo sport o all’educazione.

L’espressività di Donkey Kong: nell’ultimo titolo “Bananza” il gorilla si adatta tranquillamente anche agli intenti comunicativi di Nintendo

Anche per gli sport, le sfumature abbracciate sono tutte quelle possibili. Infatti “quando Nintendo decide di fare qualcosa di nuovo, la priorità è sempre sulle meccaniche di gioco, sull’inventare un nuovo modo di giocare”. Mentre “per quanto riguarda l’aspetto esteriore, non ci danno troppo peso: semplicemente scelgono ciò che si adatta meglio a quel nuovo gameplay“. Per questo si può vedere Mario vestire tanto i panni del pilota come del calciatore, facendo fede ad una versatilità che permette di immedesimarsi senza problemi. Una politica creativa la cui formula non ha mai tradito le aspettative.

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Fonte Bloomberg
IP Mario Nintendo

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