È stata rinvenuto, nella costa sud-orientale dell’Australia, un fossile di una specie di balena di circa 26 milioni di anni fa. La specie in questione appartiene a un gruppo chiamato mammalodontidi, dei cetacei primitivi vissuti tra i 30 e i 23 milioni di anni fa. Le balene che abitano odiernamente i mari, però, seppur discendenti da queste specie antiche, sono molto differenti nella forma, ma soprattutto nella lunghezza dai loro avi riscoperti. Infatti, si pensa che questi raggiungessero una lunghezza di soli 2 metri, nulla a che vedere in confronto ai circa 15 metri delle megattere australiane.

Il fossile (al centro nell’immagine precedente) fu rinvenuto nel 2019 lungo la costa dello stato di Victoria, ma fu donato solo successivamente al Museum Victoria, dove oggi viene studiato. Fu Ross Dullard a compiere la donazione e il fossile Janjucetus dullardi venne chiamato così in suo onore. Oggi viene studiato dal curatore dell’instituto di ricerca del museo, Erich Fitzgerald, che lo descrive così:
“It might have looked for all the world like some weird kind of mash-up between a whale, a seal and a Pokémon but they were very much their own thing,”
“Potrebbe essere sembrato effettivamente una sorta di strano miscuglio fra una balena, una foca e un Pokémon, ma era decisamente un fenomeno a sé stante”.

Il fossile Janjucetus dullardi e Kyogre
Effettivamente, dalla ricostruzione del fossile illustrata da Ruiridh Duncan, saltano all’occhio alcuni dettagli, come i piccoli denti aguzzi e i grandi occhi, che potrebbero farci ricordare Kyogre, Pokémon leggendario di terza generazione. Le similitudini riscontrate, non possono che farci tornare alla mente come i creatori dei Pokémon hanno tratto tantissima ispirazione dal mondo naturale e dal regno animale. Da sempre i protagonisti della saga ricordano piante, cani, scimmie e, in questo, caso balene.
Ma soprattutto, è molto interessante, al contrario, osservare come un animale venga accostato a un Pokémon e non viceversa. Questo non può che portarci a riflettere sull’importanza che la cultura pop possiede un po’ per tutti noi, portando a ricollegare una nuova scoperta a un mostriciattolo giapponese addirittura da uno scienziato!
Questa è quasi sicuramente una coincidenza, ma chissà se in futuro non si riscontreranno casi analoghi a ciò che è accaduto in Australia, casi che dimostreranno quanto la sottile linea tra finzione e realtà rende entrambe ancor più speciali.
Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!
💬 Ultimi commenti su questa notizia