La più recente polemica sollevata da PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) riguarda Mario Kart World e l’introduzione di Cow, la prima mucca giocabile della serie. Il nuovo personaggio è stato accolto con entusiasmo dai fan, che hanno trovato divertente e originale poter gareggiare nei panni di un animale iconico delle campagne di Mario Kart. Tuttavia, non tutti hanno reagito positivamente a questa novità.
L’associazione per i diritti degli animali ha infatti puntato il dito contro un dettaglio preciso: l’anello al naso del personaggio. Secondo PETA non si tratta di un semplice elemento estetico, ma del richiamo a una pratica dolorosa e crudele diffusa nella vita reale. Gli anelli vengono applicati attraverso il setto nasale, una zona molto sensibile, e servono per tenere sotto controllo i bovini o per impedire ai vitelli di nutrirsi dalle madri, causando dolore e disagio. Per l’organizzazione, riproporre un simile simbolo in un titolo così popolare significa banalizzare e rendere accettabile una forma di sfruttamento.
Nella sua richiesta ufficiale a Nintendo, PETA ha invitato l’azienda a rimuovere l’anello, permettendo a Cow di “correre libera” senza richiami alla sofferenza. Una mossa che, secondo l’associazione, rappresenterebbe un piccolo ma significativo gesto di sensibilità nei confronti degli animali, evitando che milioni di giocatori entrino in contatto con un’immagine che normalizza pratiche crudeli.
Far Cry, Animal Crossing e Mario nel mirino
Quello di Cow non è un caso isolato. In passato PETA ha già preso di mira diversi videogiochi. In Far Cry 6 ha condannato i combattimenti tra galli, giudicandoli una glorificazione di uno sport crudele, anche se nel gioco erano presentati in chiave ironica e parodica. Con Animal Crossing: New Horizons ha accusato Blatero, il gufo che gestisce il museo, di incentivare la cattura e la prigionia dei pesci. Per rafforzare la protesta gli attivisti hanno perfino organizzato uno sciopero digitale, costruendo un’isola tematica dentro al gioco. Nel 2011 l’associazione ha invece criticato Super Mario 3D Land, sostenendo che la celebre Tanooki Suit trasmettesse un messaggio a favore dell’uso delle pellicce e dell’industria della moda.
La battaglia infinita contro i Pokémon
Tra le campagne più celebri resta quella contro i Pokémon, accusati di rappresentare la cattività animale attraverso la meccanica della cattura e dell’uso delle Poké Ball. Nel 2016, con l’uscita di Pokémon GO, PETA dichiarò le proprie sedi “Pokémon Free” e diffuse addirittura una mod disturbante per denunciare lo sfruttamento degli animali. Tutti questi episodi mostrano come l’associazione abbia una lunga tradizione di interventi nel settore videoludico: se da un lato le campagne pongono l’accento su temi etici reali, dall’altro vengono spesso percepite come provocazioni eccessive, che generano più ironia che consenso.
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💬 Ultimi commenti su questa notizia
YukiV
Seriamente pessimi… manco a capire che in questo caso lo hanno messo per imitare i percing e dare l’aria sbarazzina al personaggio
evilespeon
Ah ah aiuto pensavo che fòsse uno scherzo...e invece no.... e la cosa fa anche più ridere XD
Non hanno nulla di più importante di cui occuparsi dell'anello al naso della mucca nel game?XD
LadyDarkrai
Spero che Nintendo non assecondi le folli richieste di imbec...lli che non sanno neanche distinguere una mucca fintissima da un animale reale!
GameGate01
Prima l'hamburger, ora questo...
Lasciamo perdere la PETA, che sono gli ultimi a poter fare la predica. Non sanno far altro che mettersi in ridicolo e a tutti gli effetti danneggiare una giusta battaglia, considerando tra l'altro gli infiniti atti atroci di cui si è macchiata