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I videogiochi sviluppati in Italia grazie a IIDEA si mostrano al Cinecittà Game Hub

Con il Cinecittà Game Hub abbiamo scoperto il progetto dedicato al videogioco all’italiana e i creator che ne hanno preso parte.

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   · 6 min lettura Iniziative
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Il 12 maggio 2022 si è tenuto a Roma il Demo Day di Cinecittà Game Hub, evento dedicato alle startup italiane che hanno presentato ufficialmente i loro progetti realizzati dopo mesi di lavoro e studio, supportati da IIDEA e Regione Lazio. Noi di Pokémon Millennium abbiamo avuto il piacere di partecipare all’evento e siamo pronti a raccontarvi la nostra interessantissima esperienza.

Il Cinecittà Game Hub è un progetto sperimentale, nonché primo acceleratore in Italia dedicato ai videogame realizzato grazie alle attrezzature e all’esperienza degli studi di Cinecittà, dal contributo della Regione Lazio e di IIDEA, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, e con il sostegno di tre grandi aziende del settore come Sony Interactive Entertainment ItaliaEpic Games e ACER, con quest’ultime due che hanno rispettivamente permesso l’utilizzo del motore grafico Unreal Engine e donato PC all’avanguardia per sviluppare i loro giochi .

Il corso è durato 12 settimane, un tempo in cui le 9 startup che vi hanno preso parte sono entrate in contatto con i grandi del settore, tra cui ad esempio Guerrilla Games e Ubisoft Milan e tre sono stati i temi principali dell’esperienza, ossia BusinessProduction e Inspirational con maggiore interesse soprattutto per il primo in modo da scoprire come funziona il mercato videoludico e quali sono gli step necessari per dare vita a progetti e sogni nel cassetto.

Queste le 9 start up selezionate dal Cinecittà Game Hub con un bando pubblico, e i progetti su cui hanno lavorato:

  • Adalot Networks con “SATAN JR”, un’avventura grafica a fumetti piena di puzzle da risolvere, enigmi improbabili e dark humour. Lo svogliato figlio del demonio ci porterà a scoprire come l’umanità stia rovinando il nostro pianeta e cosa possiamo fare per evitare la catastrofe.
  • Baryonyx Games con “Der Marsch” che racconta come durante l’epica battaglia di Stalingrado un gruppo di soldati dell’Asse, guidati da un giovane tenente, si ribella agli ordini e smette di combattere. Dosare le risorse, scegliere i propri alleati e prendere decisioni che influiranno sull’ambiente e sui civili sono solo alcune delle meccaniche di questo gioco che sicuramente conquisterà i fan del genere.
  • Codemount Studio con “Mega Chickens”, gioco multiplayer di carte collezionabili online basato su un’ambientazione ironica e unica. Il gioco si avvale anche della possibilità di produrre e acquistare NFT legati ai personaggi. I polli potranno essere collezionati e scambiati con gli altri giocatori e inoltre avranno usa sorta di meccanica legata all’evoluzione proprio come avviene in Pokémon.
  • Ghostshark Games con “TOPO.B”, un action/adventure in pixel art e stile retrò, che dà al giocatore reminiscenze dei classici anni ’80 e ’90. Il nostro piccolo protagonista si troverà ad affrontare degli stage ogni volta differenti che si rifanno ai classici del genere come i metroidvania mentre un’intelligenza artificiale prende possesso di una centrale nucleare.
  • Keiron Interactive con “Movin Force” un fitness casual VR game capace di far divertire il giocatore e contemporaneamente fargli bruciare calorie. Inforcate il vostro visore e preparatevi ad affrontare degli interessanti minigiochi tra cui uno in cui utilizzerete una balestra virtuale per distruggere dei bersagli e guadagnare sempre più punti.
  • Mad Pumpkins con “Movierooms”, gioco gestionale per PC e Mac OS, dove il giocatore deve gestire il proprio cinema-teatro dagli albori del Novecento facendolo evolvere fino ai giorni nostri. Scegliete le dimensioni della vostra sala, i film da proiettare e come gestire il vostro staff mentre diventate il nuovo re del mondo cinematografico.
  • Mav Reality con “Sephirot – il Gioco”, basato su drammaturgie ipertestuali, algoritmiche e procedurali con attori e giocatori che condividono uno stesso spazio digitale. Il gioco stesso vi chiederà di interagire fisicamente con gli avatar che incontrerete in modo da darvi una sensazione di immersione totale.
  • Rednoy con “Caracoles” un running game multiplayer (locale e online) atipico, di una lentezza esilarante ma che sa essere insospettabilmente competitivo e ricco di colpi di scena. Tracciate il percorso con le dita ma state attenti a non uscire fuori dal tracciato in questo folle gioco pieno di lumache che “corrono” e gridano come pazze.
  • Sedleo con “1348 (working title)”, un action-adventure (AA) in terza persona ambientato nell’Italia medievale.

Abbiamo avuto modo di provare i lavori da loro realizzati, tranne quello di Sedleo perché di recente hanno firmato un NDA con un publisher dimostrando indirettamente la bontà del progetto di Cinecittà , e quello che salta all’occhio è la grande varietà di generi che spaziano dalle avventure grafiche, considerate purtroppo un ramo di nicchia, fino ad arrivare a NFT e VR. Interessante è stato anche vedere come sono riusciti a organizzare delle vere e proprie road map con tanto di finestre di lancio per i loro prodotti e scoprire quali sono i costi a cui vanno incontro gli sviluppatori quando devono convincere il publisher della bontà delle loro idee.

I creatori ci hanno rivelato di essere entusiasti dell’esperienza vissuta e che faranno tesoro degli insegnamenti, e anche delle impegnative sedute a cui sono stati sottoposti durante tutta la durata del corso. D’altro canto i loro tutor hanno ammesso che pur avendo massicce dosi di creatività e, in alcuni casi, anche l’esperienza data da precedenti pubblicazioni, ad alcuni dei partecipanti mancavano le basi relative al business e alla crescita aziendale.

Il Cinecittà Game Hub si è dimostrato a conti fatti un’esperienza sensazionale sia per chi ha contribuito a creare i giochi sia per noi che abbiamo potuto toccare con mano i prodotti realizzati da team italiani. L’incontro con i veterani del settore ha permesso ai giovani di capire come costruire il loro futuro e ha creato le fondamenta per ciò che il “videogioco all’italiana” vuole essere. Non semplice costola di fenomeni come il cinema o la letteratura, che paradossalmente hanno margini di guadagno più ridotti, ma vero e proprio protagonista in grado di rivaleggiare con i progetti realizzati all’estero e dimostrando come questa realtà nascente ha già da adesso ottimi margini di miglioramento e anche la possibilità di regalare grandi soddisfazioni sia ai creatori che agli utenti.

Lo sviluppo di videogiochi in Italia sta vivendo un momento di forte crescita grazie soprattutto alle piccole start up indipendenti, ai laboratori come quello di Cinecittà e al supporto economico fornito da società come IIDEA che ha come missione quella di valorizzare il ruolo del videogioco nel sistema economico, sociale e culturale del nostro paese. Non solo creatività come abbiamo detto ma anche la necessità di focalizzarsi su di un percorso formativo orientato prevalentemente al business e al business development, insegnando ai team come presentare i propri prodotti sul mercato e soprattutto instaurando uno scambio di informazioni e idee con i giusti interlocutori e partner. L’iniziativa è stata un successo e gli organizzatori si sono detti molto soddisfatti del risultato, tanto da aver confermato una seconda edizione per l’anno prossimo e non vediamo l’ora di scoprire quali nuovi e interessanti progetti verranno presentati.

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