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10 Pokémon cromatici che hanno cambiato colore nel tempo

I Pokémon cromatici sono da sempre croce e delizia dei fan delle creature tascabili. Ecco 10 mostriciattoli tascabili che hanno subito un restyling.

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   · 4 min lettura Giochi
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Tutti noi consideriamo alcuni Pokémon cromatici (o anche uno soltanto) più belli degli altri in termini di colorazione. Ma sapevate che, se alcuni di questi mostricciattoli “sbrilluccicosi” avessero mantenuto la loro colorazione originale, oggi sarebbero del tutto diversi da come siamo abituati a conoscerli? Esplorando le varie regioni del mondo Pokémon, ecco 10 creature tascabili che hanno subito un restyling di colori nella loro versione cromatica!

Ponyta

Partiamo dalle origini, la regione di Kanto. Ponyta è uno dei mostriciattoli cromatici più apprezzati non solo della prima generazione, ma in generale, grazie alle affascinanti ed evocative fiamme blu acceso che ornano la criniera e la coda di fuoco. Nei giochi di seconda generazione il colore della forma cromatica del Pokémon Cavalfuoco era caratterizzato da fiamme grigio-rossastre, quasi smorte, come se un mucchio di cenere si fosse adagiata su di esse. Il cambiamento nello stile di Ponyta cromatico è stato molto apprezzato dai fan di tutto il mondo, compreso il sottoscritto.

Rapidash

Nella linea evolutiva di Ponyta anche la sua forma finale, Rapidash, è andato incontro a un importante restyling. In questo caso, il concetto dietro le colorazioni sembra essere invertito. Originariamente, in seconda generazione, la livrea cromatica di Rapidash spiccava con un acceso color lavanda, con sfumature di viola più chiaro e altre tendenti al blu. Ad oggi, però, le fiamme di questo bellissimo Pokémon di tipo fuoco sono di un bel colore argenteo.

Geodude

Eccoci giunti a uno dei Pokémon più comuni nelle grotte di tutte le regioni: Geodude. Il Pokémon Roccia è andato incontro a ben 2 rivisitazioni nella colorazione della sua forma cromatica. In seconda generazione presentava, infatti, un colore marrone ruggine mentre in terza generazione è passato a un marrone più fangoso, tendente al giallo scuro. Infine, il colore definitivo è un bellissimo dorato brillante.

Cyndaquil

Il piccolo Pokémon iniziale di tipo Fuoco della regione di Johto è caratterizzato da una delle colorazioni di cromatici più particolari nei giochi dove fu introdotto. La parte superiore del corpo, in origine, presentava una tinta nera con fiamme dalle punte viola. Ad oggi, invece, il Pokémon Fuocotopo presenta cambiamenti solo sulla parte superiore rispetto alla sua versione normale, che si tinge di un marroncino chiaro.

 

 

Bellossom

In origine il Pokémon Fiore, nella sua forma cromatica, appariva di un colore blu scuro con fiori e foglie di un rosso acceso. E’ curioso notare come questa colorazione assomigli all’originale concept di Bellossom, nel quale il Pokémon mostrava una pelle blu per rispecchiare la sua pre-evoluzione, Gloom. Oggi invece possiamo ammirare un Bellossom di color lavanda chiaro, con fiori rosa e foglie un pochino più chiare.

Magcargo

Il sesto mostriciattolo tascabile tra i cromatici che andiamo ad analizzare è Magcargo, e anche lui presenta due variazioni di stile rispetto alla seconda generazione. In origine, infatti, mostrava una colorazione blu elettrico. In terza generazione lo vediamo diventare lilla, colorazione mantenuta in modo definito anche nei titoli successivi, però con una piccola differenza apparsa in Pokémon Diamante e Perla: una tinta gialla sulla sua fiamma.

Swinub

Il tenerissimo maialino di tipo Ghiaccio/Terra alla sua introduzione presentava una forma cromatica di colore blu scuro con strisce di un rosso tendente al nero. Ma dalla terza generazione è possibile osservare un completo stravolgimento, che porta il piccolo Swinub a mostrare una pelliccia di un verde grigiastro e linee verde scuro.

Smeargle

Volete sapere una particolare curiosità su colui che fu il Re del VGC16? Quando Smeragle venne introdotto, in seconda generazione, la sua forma normale e quella cromatica furono invertite. La versione sbrilluccicosa presentava la colorazione classica tendente al verde sulla punta della coda, e le sfumature di beige e marrone del pelo, il tipico pattern che oggi caratterizza la  versione classica. Invece oggi nella forma cromatica il pelo di Smeargle è color crema con il ciuffo della coda rosso.

Sableye

Il Pokémon Oscurità ha avuto cambiamenti molto meno evidenti rispetto ad altri mostriciattoli cromatici trattati in questo articolo, ma comunque presenti. Durante la sua introduzione in Pokémon Zaffiro e Rubino, Sableye presentava una forma sbrilluccicosa di color violaceo sporco, con le gemme incastonate negli occhi di una tinta miele. In Pokémon Diamante e Perla, invece, il piccolo Pokémon di tipo Buio/Spettro assume un aspetto giallognolo con occhi color topazio.

Charizard

Eccoci arrivati a uno dei Pokémon più amati dell’intero Pokédex, sia nella versione normale che nella sua splendida versione cromatica, di un superbo colore grigio scuro con l’interno delle ali rosso. Ma sapevate che non è sempre stato così? In seconda generazione, infatti, Charizard mostrava una colorazione che quasi richiamava un Pokémon acquatico, con un corpo lilla e le ali verdi. Il colore violaceo era presente anche sulla fiamma che adorna la punta della sua coda, mentre nella versione rivisitata il fuoco divampa mantenendo il suo colore reale. Sicuramente uno dei cambiamenti di pattern più drastici ma anche più apprezzati dai fan!

E voi, conoscevate tutti questi cambiamenti? Quali sono le versioni dei Pokémon cromatici che ritenete migliorate e quali, invece, avreste preferito che rimanessero come erano state create in origine?

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