Sin dalla loro nascita, l’argomento centrale più generalista riguardo i videogiochi è sempre stato lo stesso: il video-giocare è un hobby sano? E soprattutto, è adatto ai bambini anche più piccoli o rischia di danneggiarli? La Dottoressa e psicoterapeuta Stefania Andreoli ci viene in aiuto attraverso un confronto avuto direttamente con il dipartimento italiano di Nintendo.
Partendo quindi dal presupposto che il videogioco sia un media utilizzato da grandi e piccini, la Dottoressa conferma che questo sia molto utile, anche per i bambini dai 5/6 anni, nello sviluppo di capacità cognitive fondamentali come il problem solving, le strategie di comportamento e la decisione di quali azioni svolgere dal punto di vista emotivo. È però fondamentale che i bambini vengano accompagnati, in questo percorso, da degli adulti che conoscano già il mondo digitale e il modo a cui approcciarsi a esso: questo presupposto è importantissimo, infatti, se si vuole apparire credibili e per proteggere i più piccoli dai “rischi e pericoli del digitale”.
Ricordando che sia naturale avere contrasti durante la crescita del bambino perché “vorrà presumibilmente giocare più a lungo”, la Dottoressa Andreoli sottolinea che strumenti come il Filtro Famiglia, disponibile gratuitamente su Nintendo Switch e Nintendo Switch 2, siano importantissimi per avere un accesso semplice e intuitivo nel regolare il momento del videogioco: il filtro permette infatti di monitorare il tempo di gioco, impedendo di accedere a contenuti non adatti all’età del figlio, e potendo anche impostare dei limiti giornalieri di utilizzo, alla fine dei quali il software si sospenderebbe autonomamente.
Il Filtro Famiglia risulta particolarmente utile grazie anche ai report mensili forniti, che permettono di controllare i videogiochi utilizzati e il loro tempo di utilizzo, all’opportunità di rimuovere restrizioni su un gioco considerato adatto alla famiglia e, soprattutto, alla possibilità di monitorare fino a otto console dello stesso nucleo familiare.
Non c’è nemmeno da temere che il bambino sia spronato a stare da solo a videogiocare: Nintendo Switch 2 offre infatti la possibilità di giocare in compagnia grazie alla neo-introdotta funzione Gamechat che permette di chiacchierare con gli amici, proprio come in una telefonata, sempre in modo sicuro dato che questi dovranno sempre essere approvati dal genitore prima di poter iniziare la sessione di gruppo se il figlio fosse minore di 16 anni.
Ringraziamo il team di Nintendo Italia e, soprattutto, la Dottoressa Andreoli per l’interessantissimo intervento sul tema videoludico, a noi giocatori molto caro.
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