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Farming Simulator Signature Edition – Recensione: vivi la vita nella tua fattoria

Farming Simulator Signature Edition è il nuovo titolo della nota serie simulativa esclusivo per Nintendo Switch 2.

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   · 7 min lettura Recensioni
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Farming Simulator Signature Edition è un’occasione per riposare e liberarsi dalla costringente vita quotidiana. Tra i pittoreschi campi del Nord America, le ricche risaie dell’Asia orientale e i fondi senza fine caratteristici dell’Europa centrale, nel gioco ci aspetta una felice vita da contadino all’interno della nostra rigogliosa fattoria.

La celebre serie Farming Simulator continua a stupire i suoi fan, sbarcando anche nei porti di Nintendo Switch 2. Nel passato solo qualche titolo fu prodotto anche per la sua predecessora. Di fatti, il nuovo capitolo è per la prima volta nella saga in una pura esclusiva per una console della Grande N. Esso promette un’avventura, tipica dei simulatori, senza eguali e caratterizzata da una gamma infinita di attività e risorse a cui attingere.

Costruisci il tuo impero…

Il simulatore appare abbastanza intuitivo durante i primi momenti di gioco. Abbiamo, in principio, la possibilità di scegliere tra tre location totalmente differenti per ambientare la nostra avventura. A meno che non sia da noi specificatamente richiesto, verremo catapultati all’interno della mappa di gioco senza troppe spiegazioni o tutorial introduttivi. È da sottolineare come il nostro arbitrio possa variare questo dato, perché la possibilità di completare una piccola introduzione guidata è grossomodo possibile, seppur non sia così utile.

Questo tutorial è, certamente, una buona scorciatoia per i contadini novizi che vogliono arrivare preparati a gestire la propria fattoria. Qui ci verranno insegnati le basi dell’agricoltura, il funzionamento di certi macchinari e, in generale, tutte quelle piccole cose che non fa male conoscere fin dai primi momenti di gioco. Personalmente, però, la maniera migliore per approcciarsi al gioco, secondo quella che è stata la mia esperienza, è quella di buttarsi, tentare, giustamente sbagliare e cercare una soluzione ottimale per risanare i propri errori.

Farming Simulator Signature Edition Walter

Considerata questa piccola virgola, il gioco prende inizio. Il simulatore dà i natali al proprio mondo al calar dell’anno corrente. Veniamo, così, velocemente introdotti a una delle più importanti caratteristiche di Farming Simulator Signature Edition, ovvero l’alternanza dei mesi e delle stagioni e del ruolo cardine che ha il clima rispetto alle colture.

In un periodo del genere, infatti, le piantagioni disponibili sono poche. Si può in ogni caso prendere confidenza con il grano, con le radici e i tuberi e in generale con tutte quelle piantagioni che, almeno per gli ultimi mesi dell’anno, riescono a tenere duro. La durata di un mese rapportata ai giorni di gioco può essere gestita durante la creazione del mondo; questa varia da uno a una manciata di giorni, rendendo veloce l’alternanza delle stagioni. Si fa presto, perciò, a raggiungere mesi più favorevoli, con un clima più mite e calmo.

Farming Simulator Signature Edition mesi

La finestra temporale che anticipa, attraversa e segue l’inverno è bensì molto utile per organizzare la propria fattoria e per valersi della componente più gestionale del titolo. Per l’appunto, uno dei protagonisti di questo Farming Simulator è proprio la sua sfumatura manageriale, assai interessante. Attraverso dei menù abbastanza semplici è infatti possibile modellare a proprio volere la fattoria, spostando edifici, aggiungendo silos per conservare gli alimenti, costruendo punti vendita o, forse la cosa più interessante, edificando fabbriche per lavorare e, in seguito, vendere le materie prime.

Ogni elemento, dal più comune al più raro e complesso da raccoglie, possiede numerose possibilità di lavorazione. Il grano può diventare farina e in seguito pane; le carote possono diventare zuppe, e così via. Investendo sostanziose quantità di denaro nelle fabbriche si possono in primis aumentare le già vastissime funzionalità che offre il gioco, ma anche rivedere ingenti somme monetarie fruttate grazie al duro lavoro, da poter riutilizzare per costruire altre fabbriche.

Farming Simulator Signature Edition fabbriche

…in un mondo curato nei minimi dettagli…

La biodiversità delle macchine e dei macchinari presenti in Farming Simulator Signature Edition è veramente degna di nota. Come riportato nel sito ufficiale del titolo, ma come poi totalmente confermato nel gioco, gli oltre 400 macchinari differenti fanno sentire il loro peso e rimarcano una maniacale cura nei minimi dettagli da parte degli sviluppatori.

Ne esistono di più categorie, ognuno con una sua funzione e un suo compito ben preciso. Ci sono quelli specializzati nel piantare le sementa, quelli con i quali rimuovere le erbacce dai campi, quelli fondamentali per raccogliere gli elementi piantati. Insomma, ne sono presenti per tutti i gusti. Un discorso simile lo si può fare anche per le colture, all’incirca venticinque, e per gli animali da allevamento.

Farming Simulator Signature Edition macchine

Si crea, dunque, un equilibrio, per il quale ogni coltivazione ha bisogno di una determinata tipologia di macchine per la raccolta, per il trasporto e, infine, per la propria lavorazione. Ciò crea, inoltre, dei “livelli di accessibilità“, se così si possono definire, per specifiche piante. Dove qualcosa necessità di maggiori fondi o di più macchinari, significa che è meglio accedervi solo in un momento più avanzato dell’esperienza. Spesso in questi casi sono richiesti utensili più complessi, grandi e strutturati, ma, perché no, anche composti da più pezzi e, perciò, più difficili da utilizzare.

Tutta questa varietà rende il gioco tutto fuorché semplice. Ne mette alla luce un grosso punto di forza, ma al contempo anche una qualità che lo rende più intricato e, almeno inizialmente, abbastanza complesso. È però anche ciò che rende bello il titolo, quasi impossibile da definire monotono per le innumerevoli possibilità che mette a disposizione.

Farming Simulator Signature Edition

Anche le missioni secondarie possono essere considerate un fattore molto importante. Esse sono totalmente differenti fra loro e offrono compensi diversi in base alla mole di lavoro richiesta. Si modificano mensilmente in base al naturale ciclo delle stagioni e sono decisamente utili per interagire con i principali frutti che offre la terra durante determinati periodi. Inoltre, offrono l’occasione di provare macchine normalmente poco accessibili dato che, per compiere questi compiti, è possibile affittarle.

…con delle piccole mancanze grafiche e tecniche

Il titolo, tenendo a mente il prezzo con cui viene presentato sul mercato, ovvero di 59,99€, presenta diverse incertezze grafiche su cui è difficile passare sopra. Ricordando comunque che stiamo parlando di un simulatore, perciò l’aspetto grafico può essere posto in secondo piano, è innegabile come si sarebbero potute sfruttare meglio le possibilità che offre Nintendo Switch 2 per rendere il gioco più appagante visivamente.

Le texture dei campi faticano a caricarsi velocemente, dando vita a uno strano connubio tra zone ben arate e/o coltivate in vicinanza e matasse scomposte di terra a bassa definizione. In egual misura la buona maggioranza delle texture risulta poco studiata, anche se i modelli 2D degli oggetti e quelli tridimensionali dei macchinari sono realizzati elegantemente.

Farming Simulator Signature Edition texture

In rare occasioni è capitato che il gioco si bloccasse completamente, obbligandoci a chiudere e riaprire l’applicazione sulle console. Il caso più eclatante (mostrato nell’immagine sotto) da noi registrato è stato il momento nel quale si prova a scaricare, direttamente dalla macchina con le quali si raccolgono, una cassetta di carote nello spazio apposito nella fabbrica di carote confezionate, nello specifico quando la fabbrica è leggermente incastrata nel terreno. In questo caso i comandi si bloccheranno e l’unico modo è, per l’appunto, riavviare Farming Simulator.

Farming Simulator Signature Edition bug

Nei menu del gioco è possibile muoversi grazie ai sensori touch sullo schermo della console, evitando di utilizzare i tasti “l”/”r” e “Zl”/”Zr” che, in questo specifico caso, sono un po’ macchinosi. Da qui, non possiamo fare a meno di ricordare la nuova funzione di Switch 2, che può trasformare i Joy-Con 2 in dei veri e propri mouse con i nuovi sensori implementati.

Essendo il titolo un’esclusiva per la console, sarebbe stato molto interessante, ma anche un po’ scontato, sfruttare questa peculiarità. E invece, no: la nuova funzione dei Joy-Con 2 non è per nulla utilizzabile né nei menu di gioco, né tantomeno quando si entra in modalità gestionale, dove ancor più la loro presenza sarebbe stata una buona aggiunta. Una vera occasione sprecata.

Farming Simulator Signature Edition

Farming Simulator Signature Edition è un ottimo titolo se si cerca un esperienza simulativa a tutto tondo che unisca un gameplay ricco da giocare in terza persona, con una buona dose manageriale. Va sottolineato ancora e ancora la varietà di macchine e colture presenti all’interno del titolo, che ne rendono quasi sconfinata la giocabilità.

Detto ciò, non manca di pecche e ci sono alcune piccole caratteristiche come la grafica e le chiusure obbligate (avvenute saltuariamente) che purtroppo penalizzano un gioco del genere. Anche la difficoltà iniziale è definibile come una piccola nota dolente, soprattutto per chi si approccia per le prime volte con il titolo; benché questa sparisca con l’avanzare del tempo.

In generale, non possiamo che consigliare un esperienza del genere. Ricordiamo nuovamente, infine, che è acquistabile al prezzo di 59,99€ sul Nintendo eShop e sulla console Nintendo Switch 2.

Voto: 7.8

Pro
Tre diverse location
Più di 400 macchine e 25 colture
Presenza di un piccolo tutorial introduttivo
Alternanza realistica delle stagioni
Fabbriche e modalità gestionale ben studiate
Contro
Qualche bug presente
Le texture caricano lentamente e solo nei punti più vicini
Mancato utilizzo dei sensori mouse della console
Grafica leggermente scadente

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