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Dragon Ball: Sparking! Zero, Recensione: il ritorno dello spacca controller

Dragon Ball arriva su Nintendo Switch e Switch 2 con Sparking! Zero, l’ultimo picchiaduro del leggendario manga di Akira Toriyama.

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Dragon Ball: Sparking! Zero, il picchiaduro dell’anime più famoso del mondo, è finalmente arrivato su Nintendo Switch e Switch 2, portando le sue avvincenti ed esplosive battaglie sugli schermi delle due piattaforme ibride. Abbiamo avuto modo di provare il titolo di Bandai Namco sulla nuova console della grande N, potendo quindi testare le potenzialità del gioco senza troppe restrizioni, sia in modalità portatile che collegata alla TV.

Lotte leggendarie e personaggi iconici

A un anno dalla sua uscita su console e PC, Dragon Ball: Sparking! Zero arriva a raccontare la leggendaria storia del manga e dell’anime anche sulle console Nintendo, aggiungendo qualche novità alla trama che, ormai, probabilmente tutto il mondo conosce. A tal proposito, sull’ultimo picchiaduro di Bandai Namco è possibile andare oltre i limiti del racconto canonico, sfociando in degli scenari alternativi che mostrano come le avventure di Goku e tutti gli altri personaggi sarebbero potute andare se qualcosa fosse andata diversamente.

Il titolo non si ferma molto sugli eventi secondari e segue, per la maggior parte del tempo, solamente gli avvenimenti della storia principale, trattandoli con una certa rapidità per far spazio al gameplay. Di sicuro non è il modo migliore per vivere Dragon Ball se si sta cercando di seguire la trama dell’opera di Akira Toriyama. I percorsi alternativi, che chiameremo “What if“, sono però ben realizzati e vale la pena cercare di sbloccarli e seguirli, nonostante le grandi difficoltà che è possibile incontrare in alcuni scenari per ottenerli. Di certo, i poveri Joy-Con o Joy-Con 2 cominceranno a soffrire dopo l’ennesimo tentativo di combo del giocatore, in un titolo che premia solo chi è abbastanza rapido nel premere i pulsanti giusti.

Dragon Ball Sparking Zero

Azione frenetica, ma con i suoi limiti

Il successore degli adorati Budokai Tenkaichi tenta di far rivivere l’iconicità della serie del passato, riportando, in salsa moderna, alcune delle caratteristiche che hanno reso famosi e coinvolgenti quei titoli che hanno segnato un’era dei giochi di Dragon Ball. Oltre a portare una selezione enorme di personaggi, che questa volta comprende anche quelli della serie Super, i comandi sono identici a quelli di Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi, donando quindi ai veterani una sensazione di ampiezza e familiarità che riporta indietro nel tempo, al lontano 2007.

Per i nuovi giocatori, invece, è presente anche un’altra configurazione, che offre delle impostazioni più moderne e semplici, rendendo tutto ancora più intuitivo. Questa configurazione può essere ancora più efficace se abbinata agli aiuti che permettono di parare i colpi in automatico, quando possibile, e di realizzare delle combo con un pizzico di facilità aggiuntiva. Proprio queste, inizialmente, non saranno molto facili da padroneggiare, visto che è necessario un input di tasti e tempismo impeccabili che anche dopo ore di gioco potrebbero essere difficili da ottenere.

Ancora più difficile è cercare di azzeccare ogni combinazione utilizzando i comandi di movimento, in cui è possibile utilizzare le movenze dei due Joy-Con per combattere, usando solamente pochi tasti per fare il resto. Questo non è il modo migliore per giocare, soprattutto se contro altri giocatori dato che i comandi non sono sempre precisi, ma è di sicuro divertente.

Dragon Ball Sparking Zero

Uno dei punti forti di Dragon Ball: Sparking! Zero è di sicuro il multiplayer, sia in locale che online, che riesce a mantenere delle buone prestazioni. Entrambi vengono retti molto bene da Nintendo Switch 2, anche se c’è un aspetto deludente, ovvero la possibilità di scegliere solamente una mappa quando si gioca in multiplayer sulla stessa console, cosa che accade anche sulle altre piattaforme. La scelta è ristretta alla sola Stanza dello Spirito e del Tempo, ovvero lo scenario che richiede lo sforzo minimo dell’hardware dato che si tratta di uno spazio totalmente bianco, senza elementi che possono essere distrutti. La maggior parte delle mappe, infatti, è composta di strutture che possono essere rimodellate a suon di pugni ed esplosioni, ma anche questo non preoccupa le prestazioni di Nintendo Switch 2, il cui frame rate si abbassa leggermente ma non abbastanza da poter notare un cambiamento.

Tecnicamente imperfetto

Dragon Ball: Sparking! Zero si rivela un ottimo gioco da vedere, con delle grafiche che fanno giustizia all’anime e veramente ben realizzate. Ma questa qualità arriva con un costo: la fluidità del gameplay. Su tutte le altre piattaforme i movimenti sono ben più veloci, favoriti dai 60fps che il titolo riesce a raggiungere, mentre su Nintendo Switch 2 la storia è diversa. La differenza si nota fin da subito, fino a quando non si fa l’abitudine. Questo non rende ingiocabile il picchiaduro, ma solamente un po’ fastidioso da osservare nei primi momenti di gameplay.

Dragon Ball Sparking Zero

A soffrire qualche inceppo, con lag anche importante, è il menu principale del gioco. Sorprendentemente, dato che si tratta di un momento in cui l’azione su schermo non è neanche paragonabile a ciò che succede durante le battaglie. Un altro aspetto che passa inosservato è la colonna sonora, un po’ blanda. Strano, dato che nei capitoli precedenti, con i Budokai Tenkaichi, sono state realizzate alcune delle musiche di sottofondo più iconiche dei videogiochi di Dragon Ball. Questa volta il risultato è stato una colonna sonora anonima e non esattamente memorabile. Non aiuta neanche il fatto che qualche tema sia stato estratto direttamente dall’anime, mostrando una mancanza di originalità.

Dragon Ball Sparking Zero

Conclusioni

Dragon Ball: Sparking! Zero, con tutti i suoi pregi e difetti, è comunque un titolo molto solido, fortunatamente anche su Nintendo Switch 2. L’arrivo sulle console della grande N potrebbe dare una nuova ondata di popolarità al titolo, che ha già compiuto un anno dalla sua uscita originale. Forse giocarlo sulle piattaforme ibride del colosso di Kyoto non è il modo migliore di godersi l’esperienza, che però non è affatto terribile ed è abbastanza valida per chi gioca principalmente sulle due generazioni di Nintendo Switch. Anche l’ennesima riproposizione in formato videoludico della classica storia di Akira Toriyama sarebbe potuto risultare noioso, ma fortunatamente i “What if” riescono a salvare l’avventura principale. Dragon Ball: Sparking! Zero è ora disponibile sul Nintendo eShop, al prezzo di 69,99€.

Voto: 7

Pro
Grafica ottima
Gameplay offre ore e ore di divertimento
What if difficili ma sorprendentemente piacevoli
Contro
Colonna sonora anonima
Fps condizionano un po’ l’esperienza
Storia raccontata in modo molto frettoloso

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