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Simon the Sorcerer Origins, Recensione: la nascita del piccolo mago

Con il traguardo dei 30 anni dalla sua prima uscita, Simon the Sorcerer Origins ritorna con una storia che esplora le origini della saga.

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   · 6 min lettura Recensioni
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Dopo ben trent’anni dalla sua prima pubblicazione, Simon the Sorcerer torna in grande stile con un nuovo capitolo dedicato alle origini del giovane mago e del malvagio che dovrà affrontare. Il gioco ci trasporta in un mondo inedito, dominato da incantesimi, creature magiche e personaggi tanto affascinanti quanto bizzarri.

Simon the Sorcerer Origins è infatti un prequel del titolo uscito nel 1993, e permette di approfondire le origini della storia che ha dato vita al primo capitolo e a quelli successivi. Il gioco è disponibile su Nintendo Switch, PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S e Xbox One, riportando in auge l’ironia e il fascino delle avventure punta e clicca che hanno fatto la storia del genere.

simon 30 anniversario

Dopo i primi tre capitoli pubblicati da Adventure Soft, il quarto firmato da Silver Style Entertainment e il quinto distribuito da Adventure Productions, la saga del giovane mago e della sua eterna lotta contro Sordid sembrava ormai conclusa, ma così non è stato. Una serie di lacune tecniche aveva accompagnato nel tempo la serie, lasciando l’amaro in bocca ai fan di vecchia data. Con questo nuovo capitolo torniamo nel mondo magico di Simon, per scoprire le origini di questa lunga faida, grazie al tentativo di svecchiare la serie intrapreso dagli sviluppatori italiani di Smallthing Studios.

trasloco simon

Pur essendo un prequel dei cinque capitoli precedenti, Simon The Sorcerer Origins risulta perfettamente accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta alla serie. Il lavoro degli sviluppatori nel modernizzare l’esperienza è evidente, offrendo un’avventura capace di far riscoprire il fascino del mondo magico di Simon senza alcuna barriera d’ingresso.

Il bambino prodigio

simon profezia
simon portale
sordid esperimenti
simon e calypso

Il gioco ha inizio il 4 aprile del 1993, quando Simon, un bambino di undici anni, si trasferisce in una nuova città dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola a causa della sua condotta e dei suoi scarsi risultati. Fin da subito capiamo, quindi, di trovarci nei panni di un protagonista dal carattere tutt’altro che tranquillo: anzi è spavaldo e insolente con chi non gli va a genio e non pecca certo di coraggio.

Durante l’esplorazione della nuova casa, alla ricerca delle chiavi della stanza di Simon, rimasta chiusa, si nota subito la forte componente umoristica del gioco. Fin dalle prime battute, infatti, la quarta parete, quel muro immaginario che separa i personaggi dal pubblico, viene spesso infranta, dando modo a Simon di commentare in modo ironico il gioco stesso o alcuni personaggi non troppo simpatici ai suoi occhi. L’effetto, lungi dall’essere fastidioso, contribuisce a rendere l’avventura più leggera e divertente, strappando spesso un sorriso al giocatore.

Una volta aperta la porta della stanza, però, accade l’inimmaginabile: un portale verso un mondo magico si spalanca e Simon ne viene risucchiato. Tutto ciò avviene a causa di alcuni esperimenti condotti dall’antagonista, Sordid, deciso a svelare i segreti contenuti nei tomi appartenenti a colui che viene chiamato il Primo Mago, ormai scomparso da secoli.

tomi del primo mago

A questo punto Simon incontra un simpatico mago anziano, Calypso, che gli suggerisce di consultare i tomi del Primo Mago per trovare un modo di tornare nella propria dimensione, e gli rivelerà una profezia che lo vede protagonista nella lotta contro l’oscuro mago. Per riuscire nella sua impresa, dovrà raggiungere l’accademia magica, grazie a un’uniforme donatagli dal suo nuovo e saggio amico e a un cappello incantato capace di contenere una quantità sorprendente di oggetti. Ha così inizio il suo percorso di apprendimento della magia, che lo porterà a risolvere enigmi e ad affrontare Sordid in una lotta per la supremazia sui tomi magici.

Un ritorno nel vecchio mondo magico

reference al vecchio capitolo simon the sorcerer

Come i primi due capitoli, anche Simon the Sorcerer Origins è un’avventura punta e clicca, ideale per chi gioca con il mouse su PC, ma comunque godibile anche con un controller. Rimane però un peccato che il gioco non sfrutti la nuova funzione mouse dei Joy-Con di Nintendo Switch 2, console sulla quale ho potuto provarlo: un’opportunità perfetta per un titolo di questo genere. Durante i trasferimenti da un luogo all’altro, il gioco presenta spesso rallentamenti significativi, in particolare nel passaggio verso la chiesa, interrompendo leggermente il ritmo dell’avventura e costringendo il giocatore a rallentare nella risoluzione degli enigmi. Questo piccolo inconveniente è però controbilanciato dal sistema di viaggio rapido, che permette di spostarsi rapidamente tra le aree già esplorate.

Non si tratta solo di una semplice avventura: Simon dovrà raccogliere oggetti con il suo magico cappello per risolvere puzzle, alcuni piuttosto semplici, altri più complessi e ottenibili solo esplorando la mappa nella sua interezza. A rendere l’avventura ancora più variegata interviene la meccanica della combinazione di oggetti affini. Inoltre, con l’apprendimento di tre incantesimi e lo sblocco di due nuovi cappelli, le possibilità di interazione e creazione si ampliano notevolmente, aggiungendo profondità al gameplay.

La magia dell’ambiente e dei suoi suoni

bettola, simon
quest del troll accademia simon

Il Mondo Magico è stato realizzato con grande maestria dai creatori. Nonostante la mappa non sia molto ampia, ogni luogo è rappresentato nei minimi dettagli, con uno stile cartoonesco tipico degli anni ’90 che si riflette anche nei filmati. L’ambientazione è magnifica e permette di immergersi completamente in un mondo magico, sia in modalità portatile sia in TV, rendendo l’esplorazione un vero piacere per gli occhi e stimolando la curiosità del giocatore.

cassetta musicale simon
Simon rovine

Il magnifico ambiente è accompagnato da colonne sonore che trasmettono un senso di mistero e magia, permettendo al giocatore di sentirsi di nuovo un po’ bambino e immergendolo in un mondo dallo stile che richiama l’infanzia. Non mancano però musiche solenni e inquietanti nei momenti in cui il piccolo Simon deve affrontare sfide più pericolose, rendendo l’esperienza sonora varia e coinvolgente.

Conclusioni

immagine di inizio gioco simon
cristallo magico simon
rovine con cristalli simon
palude simon

Simon the Sorcerer Origins è un nuovo capitolo della storica serie che ha accompagnato molti giocatori, pronto a riportarli nel mondo magico e irriverente del giovane mago con una storia inedita che esplora le origini della saga. Grazie a una grafica curata, enigmi stimolanti, una colonna sonora coinvolgente e un umorismo accessibile a tutti, il titolo offre un’avventura divertente e nostalgica allo stesso tempo, perfetta sia per i fan di lunga data sia per chi si avvicina per la prima volta alle avventure di Simon.

Il gioco è disponibile sul Nintendo eShop a 24,99€, ma esiste anche una versione Digital Deluxe, che al costo aggiuntivo di 12,99€ include un artbook digitale e la colonna sonora, per chi desidera immergersi completamente negli aspetti artistici e musicali del gioco. Infine, è disponibile il Pony DLC, che per 3,49€ aggiunge all’avventura una cassetta speciale in grado di riprodurre le musiche del primo capitolo della serie. Sembra anche essere stato annunciato un remake del primo capitolo, che permetterà ai giocatori di tornare nel mondo magico e porre fine alle malefatte di Sordid.

Voto: 9

Pro
Grafica e colonne sonore d’impatto
Umorismo ricorrente
Rompicapo elaborati
Contro
Tempo d’attesa per il passaggio tra più luoghi
Mancanza della funzione mouse

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