1. Pokémon Millennium  / 
  2. Notizie / 
  3. Recensioni

Turtle Beach, Recensione del controller Rematch Advanced

Abbiamo avuto il piacere di provare il controller Rematch Advanced di Turtle Beach e queste sono le nostre impressioni.

di 
   · 5 min lettura Recensioni
Metti mi piace!
0

L’accessorio per definizione nel mondo dei videogiochi è sicuramente il controller. Al di là infatti di giochi come gli sparatutto in prima persona dove i controlli preferibili sono quelli di mouse e tastiera, il controller è fondamentale per videogiocare. Quando si ha la necessità di comprare un secondo controller per la propria console, o uno dedicato appositamente per il PC, i consumatori si ritrovano spesso spaesati di fronte al vastissimo mercato che ha come protagonista questo fondamentale accessorio.

Tanti gadget, tante specifiche, tante personalizzazioni e tante fasce di prezzo spaventano al primo approccio, soprattutto agli occhi di un giocatore occasionale che cerca semplicemente qualcosa con cui giocare nel tempo libero al suo gioco preferito, senza pensare troppo all’ottimizzazione dei comandi e ad aggiunte pensate per i giocatori professionisti. 

A questo proposito Turtle Beach, con il suo controller cablato Rematch Advanced, cerca di offrire un prodotto versatile, di qualità e con un prezzo accessibile, che possa accontentare tutti i tipi di videogiocatori. In questa recensione cercheremo di capire se i produttori sono riusciti davvero nel loro intento, analizzando pregi e difetti della periferica.

Specifiche tecniche e personalizzazione

Partendo dal contenuto della scatola, questo è minimale, lo stretto necessario per poter collegare il controller e giocare. Abbiamo il Rematch Advanced, che analizzeremo tra poco, un cavo USB-C di 2,5 metri da poter collegare e scollegare dal controller e una guida all’accensione della periferica con un QR code che rimanda a una guida più dettagliata, ma comunque essenziale. Mancano purtroppo aggiunte utili come degli ulteriori cuscinetti per gli analogici, ma tenendo conto del fatto che il tutto viene venduto sul loro sito a soli 39,99€ era difficile chiedere una vasta gamma di accessori in più all’interno della confezione.

Passando al controller vero e proprio, questo si presenta in quattro colorazioni differenti, tutte con le proprie caratteristiche estetiche uniche. Nel mio caso, ho avuto l’opportunità di provare la colorazione Cotton Candy, che presenta delle striature tra il rosa e l’azzurro, alcune delle quali si illuminano al buio, dando uno stile unico alle sessioni di gioco notturne.

Inoltre, il controller presenta due trigger dalla sensibilità variabile, grazie alle levette presenti sul dorso, che permettono di cambiare comodamente tra le due modalità di pressione, due tasti dorsali ad azione rapida mappabili a proprio piacimento, doppio motore per le vibrazioni del controller e dei trigger, controlli per regolare il volume di gioco e per la disattivazione del microfono, utili per un controllo rapido dell’audio in multiplayer, e la licenza ufficiale Xbox, con compatibilità con Xbox Series X|S, Xbox One e PC Windows 10/11.

In più è disponibile sia su PC che su console l’applicazione gratuita Control Hub, con cui personalizzare a pieno l’esperienza di gioco. L’applicazione è uno dei punti forti del controller, in quanto permette di regolare a proprio piacimento praticamente ogni aspetto dell’accessorio in questione, come la sensibilità delle levette analogiche, le impostazioni audio, le zone morte dei grilletti, l’intensità della vibrazione e la rimappatura della totalità dei pulsanti. In più l’applicazione offre anche un servizio di diagnostica che permette di controllare che il controller funzioni al meglio e che non ci siano problemi con la pressione dei tasti, dei trigger o con il famigerato drifting degli analogici, piaga che ormai colpisce gran parte dei controller sul mercato. 

turtle-beach-control-hub

Grazie a questi strumenti di personalizzazione il controller, sulla carta, promette di essere adatto a ogni giocatore, sia a chi ha bisogno di una periferica ottimale per competere, sia a chi vuole giocare senza grandi pretese. Se però l’applicazione è pressoché perfetta e facile da navigare, pad alla mano, sorgono alcune criticità.

Esperienza di gioco

In primo luogo, il controller non prevede una modalità wireless, ciò vuol dire che per utilizzarlo è necessario collegarlo tramite cavo al PC o alla console. Questo non è necessariamente un problema, anzi, il cavo permette al controller di evitare problemi di input lag. In questo modo però si predilige per forza di cose un’esperienza di gioco alla scrivania, vicino alla propria console o PC. Tecnicamente il cavo è abbastanza lungo anche per la classica esperienza sul divano, ma a costo della comodità che darebbe una periferica wireless.

turtle-beach-controller-rematch-advanced-foto-2

Per quanto riguarda l’esperienza di gioco pad alla mano, il Rematch Advanced si mostra confortevole e di alta qualità. I materiali utilizzati per il controller e i suoi tasti A, B, X e Y sono ottimi e fanno percepire ottima resistenza della periferica, e anche il feeling al tatto fa capire subito che si tratta di un prodotto di alta qualità e comodità. La vibrazione del controller stesso e dei trigger, regolabile a proprio piacimento, è di ottima qualità e restituisce un’immersione aggiuntiva nel mondo di gioco. Gli analogici, nonostante i cuscinetti siano leggermente troppo duri, hanno un’ottima sensibilità e un’alta precisione, che ho potuto provare giocando a Skate, dove il movimento rapido e preciso degli analogici è la base per eseguire le acrobazie più complesse.

Riguardo invece ai trigger, questi, come già detto, possono passare dalla modalità di pressione rapida a quella completa grazie alla levetta sul retro. Su quest’ultima non ci sono problemi di sorta, ma sulla prima, invece, ho da ridire. Siccome i trigger si comportano come pulsanti, sebbene non siano pensati in origine per esserlo, la sensazione alla loro pressione non è delle migliori. Un necessario compromesso per avere questa possibilità di scelta.

turtle-beach-controller-rematch-advanced-foto-1

Infine, soffermiamoci sui difetti in cui sono incappato durante la mia esperienza. In generale, il controller non è pensato per chi, come me, ha delle mani grandi. Infatti, il D-pad è decisamente troppo piccolo e porta troppo spesso alla pressione involontaria di altri tasti direzionali. Ciò può essere un problema in giochi che richiedono alta precisione, come Hollow Knight: Silksong o, in generale, tutti i videogiochi picchiaduro. In più, i tasti LB e RB e i trigger sono posizionati in maniera tale da richiedere un eccessivo distanziamento tra l’indice e il medio, che rimane bloccato dalla scocca che contiene i meccanismi di funzionamento dei tasti LT e RT sul retro. Ciò porta non solo a tenere una posizione scomoda, ma anche, sporadicamente, alla pressione involontaria dei trigger.

Conclusioni

Tirando le somme, il controller cablato Rematch Advanced è sicuramente un ottimo prodotto, che riesce a offrire, a un prezzo molto competitivo, una periferica di qualità e con un’alta personalizzazione grazie all’applicazione dedicata, indirizzato principalmente ai videogiocatori da scrivania. I pochi difetti, però, rischiano di compromettere l’esperienza di alcuni videogiocatori, soprattutto se si è in cerca di un accessorio professionale.

Voto: 8.2

Pro
Qualità dei materiali
Personalizzazione profonda e accessibile con app dedicata
Controllo rapido di audio e microfono
Estetica accattivante
Prezzo competitivo
Contro
Limitato all’esperienza da scrivania
Contenuto della scatola minimale
Piccole dimensioni del D-pad
Scomodità dei pulsanti dorsali

Cosa ne pensi? Facci sapere la tua sulla nostra chat Telegram, sul Forum o sui canali Social!

Fonte Turtle Beach
controller PC Xbox

Promozioni

Caricamento..
Caricamento..
Caricamento..

🕘  Notizie recenti

💬  Ultimi commenti su questa notizia