Questa è la storia di come un eroe dai lunghi baffi e il suo buffo e luminoso compagno d’avventura partirono alla scoperta della volta celeste e di tutti i suoi pianeti per salvare la principessa dei funghi dalle grinfie del malvagio re Koopa.
Super Mario Galaxy 1 + Super Mario Galaxy 2 è la nuova versione rimasterizzata dei due titoli di Nintendo, facenti parte di una delle saghe più apprezzate dell’amato idraulico italiano. La Grande N, infatti, si è finalmente decisa a portare sulle sue Switch e Switch 2 la collezione, uscita lo scorso 2 ottobre, che comprende i due titoli di Mario ambientati nello sconfinato spazio, e noi abbiamo avuto l’opportunità di provarli su Nintendo Switch.
Ricordiamo che il primo Super Mario Galaxy era già stato riedito su Switch ma era acquistabile per un tempo limitato, tra settembre 2020 e maggio 2021, nella collezione Super Mario 3D All Stars, che per i fini di questa recensione non verrà presa in considerazione.
Chi decide il destino dell’universo?
Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2 uscirono nei lontani 2007 e 2010, stravolgendo la serie dei Mario in 3D grazie all’affascinante storia di Rosalinda e i suoi bimbi Sfavillotti, i nuovi boss e quelli basati su rivisitazioni di nemici già esistenti, i nuovi potenziamenti e, soprattutto, il concetto neo-introdotto della gravità, caratteristica principale dei due giochi.
La trama di Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2 ricalca la solita struttura dei giochi della serie principale di Mario in cui Bowser rapisce la Principessa Peach e il nostro amato idraulico la deve andare a salvare. La regina delle stelle Rosalinda, i piccoli Sfavillotti e il cresciuto Sfavillotto Lume, personaggi chiave dei due titoli, accompagnano Mario nella sua missione, incoraggiandolo a continuare il viaggio tra le galassie alla ricerca di Peach e fornendo informazioni sul loro passato attraverso la lettura dei loro libri.
Nonostante la semplicità della trama di fondo, la narrazione è ricca di approfondimenti riguardanti i popoli che abitano le galassie e i pianeti esplorati: il brevetto di nuoto dei pinguini, il pericolo provato dalle dolceapi nei confronti degli scarafetor, la gara di volo dei lolloriti e tanto altro rendono vive e popolate le galassie su cui Mario mette piede, non facendo percepire il senso di solitudine che si proverebbe in giro per lo sconfinato spazio.
Piroette e cambi di gravità
Laddove gli intrecci delle trame sono simili, i due giochi presentano strutture di gameplay abbastanza diverse tra di loro. Il primo Super Mario Galaxy presenta un approccio più libero verso la selezione dei livelli e l’esplorabilità dei pianeti; Super Mario Galaxy 2 risulta più lineare: i suoi livelli seguono percorsi delineati sia dai confini delle mappe, che certe volte creano dei veri e propri corridoi, sia dalle bandierine, costante di Super Mario, ma assenti nel primo capitolo spaziale.
Anche la selezione dei livelli presenta lo stesso tipo di schema: Super Mario Galaxy 2, a differenza del primo capitolo che richiedeva di raccogliere un numero prestabilito di SuperStelle per accedere alle sfide contro gli osservatori, unici livelli obbligatori dopo i primi, è infatti diviso in mondi esattamente come un classico gioco di Mario, e così il numero di SuperStelle è l’unico requisito per arrivare alla battaglia finale contro il re dei Koopa.
I tasti dolenti di entrambi i giochi sono purtroppo proprio le attese battaglie contro Bowser: esse risultano infatti sempre uguali tra di loro e piuttosto pigre, basate su espedienti ripetitivi che fanno percepire l’ultima grande battaglia come molto più semplice in confronto all’alta difficoltà delle galassie che le ospitano e, soprattutto, in confronto a quelle contro il figlio Bowser Jr., più fresche e varie.
Le vere e proprie novità all’uscita dei due capolavori di Nintendo sono stati però i potenziamenti, così iconici che tuttora rappresentano il marchio di Galaxy: Mario Ape, Mario Ghiaccio e tanti altri potenziamenti, compresi quelli di Yoshi, disponibili su Super Mario Galaxy 2, erano infatti ciò che spronavano il giocatore a proseguire i titoli, scoprendone sempre di nuovi.
In questo, ancora una volta, Super Mario Galaxy è migliore del successore grazie alla saggia distribuzione dei potenziamenti, uno per osservatorio, al posto di rivelarli direttamente nelle prime galassie.
Una volta ogni cento anni
Questa nuova edizione delle avventure spaziali di Mario, oltre gli ovvi miglioramenti grafici introducendo la risoluzione a 1080p nei giochi, porta varie modifiche, principalmente di gameplay: partendo dal menù di gioco, è presente la possibilità di scegliere lo stile dei comandi che si preferisce, tra una selezione originale, quindi più simile ai comandi di Wii, oppure una più moderna che, oltre a reinvertire la direzione della visuale in prima persona, è pressoché identica. Il Motion Control di Switch non va ad apportare modifiche ma ottimizza invece i movimenti del Puntatore Stella che, rispetto a Wii, rimane il più fedele possibile a quelli eseguiti dalla mano del giocatore.
I due giochi possono essere goduti in entrambe le modalità offerte dalla console: quella TV, consigliata maggiormente, regala un’esperienza di gioco nostalgica e completa, più simile all’originale su Wii, mentre quella portatile va a comprimere i comandi, rendendo i giochi leggermente più macchinosi. Mentre il Motion Control, che in modalità portatile si sposta al giroscopio dello schermo, non intacca eccessivamente il gameplay, il Puntatore Stella e le Stelle Blu vanno a basarsi completamente sul touch screen della console, rallentando i movimenti dei giocatori che vanno a caccia di Astroschegge.
I comandi di Mario rimangono pressoché invariati, rispetto alle versioni originali, adattandosi perfettamente ai tasti dei due Joy-Con: le uniche variazioni riguardano il supporto al touch screen della modalità portatile di Switch, di cui abbiamo appena parlato, e la mappatura della mossa Piroetta sui tasti Y e X, che vanno a svecchiare i comandi di gioco mantenendo comunque la possibilità di utilizzare il giroscopio della console e dei controller. Purtroppo il mantenimento dei comandi originali non ha permesso un miglioramento del controllo del Fungo Molla, potenziamento di Mario presente in entrambi i titoli, che rimane ancora poco responsivo, rendendo i livelli ad esso legati particolarmente frustranti.
È inoltre presente una nuova modalità assistita, già annunciata durante il trailer di lancio, che permette ai giocatori meno esperti di avanzare più facilmente nei livelli grazie al raddoppiamento dei punti vita, alla rigenerazione di essi, se si rimane fermi per qualche secondo, e di tornare su terra ferma se malauguratamente si cadesse nel vuoto. Questa non rende i giochi eccessivamente facili e offre anche ai giocatori più avvezzi modi per velocizzare l’ottenimento di alcune Superstelle particolarmente impegnative.
Allontanandoci dal gameplay, la collezione di Super Mario Galaxy va ad ampliare la trama di fondo e la storia dei co-protagonisti dei due giochi Rosalinda e Lume: sono infatti stati aggiunti un nuovo capitolo al libro delle favole di Rosalinda, del primo Super Mario Galaxy, e un libro completamente nuovo sulla storia delle due sorelle Lu e Mari, di Super Mario Galaxy 2. Queste aggiunte hanno lo scopo di unire gli eventi del primo gioco al secondo e di approfondire la conoscenza di Lume.
Pianoforti e flauti tra le Astroschegge
Come già accennato, la qualità visiva di Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2 è stata migliorata, rendendo i due giochi fruibili in HD sia in modalità portatile sia in quella TV della console: la grafica rimane chiara e fluida anche nei livelli più movimentati e durante i frequenti cambi di gravità, le luci e le particelle luminose, aggiunte in questa nuova edizione, danno un tocco di vitalità alle Astroschegge e alle stelle che illuminano i cieli dei pianeti. Piccola nota aggiuntiva sono sicuramente i riflessi che si possono vedere su SuperStelle e MegaStelle che le rendono ancora più affascinanti.
Quando si pensa a Super Mario Galaxy, oltre agli iconici Sfavillotti, si va subito a pensare alle toccanti colonne sonore che dal lontano 2007 emozionano i fan: su Switch e Switch 2 le note del pianoforte, dei violini e dei flauti traversi che vanno a caratterizzare ogni pianeta e ogni stanza dell’Osservatorio Cometa riescono a donare le stesse emozioni e a far scendere le stesse lacrime di quando si avviava il gioco da Wii. Nintendo, capendo quanto la colonna sonora prodotta fosse spaziale, ha deciso di dedicarle una sezione extra nel menù principale di entrambi i titoli, permettendo ai fan di andare ad ascoltare le 158 diverse tracce che offrono!
Conclusioni
La nuova edizione di Super Mario Galaxy 1 + 2 è certamente una signora remaster che va ad aggiungere piccoli ma interessantissimi dettagli, va a rinfrescare il gameplay integrando la modalità assistita e la scelta delle impostazioni dei comandi, e mantiene l’esperienza di gioco il più fedele possibile, in modalità TV, mantenendo però anche difetti di Motion Control, presenti nelle versioni originali, in particolare del potenziamento Mario Molla.
I due giochi sono disponibili dal 2 ottobre 2025 su Nintendo Switch e Switch 2 e sono acquistabili assieme, all’interno della collezione, a 69,99€ oppure separatamente 39,99€ l’uno.
Voto: 9
Grafica in HD 1080p
Presenza della modalità assistita
Aggiunta del libro di Lume e dei nuovi capitoli del libro di Rosalinda
Comandi di Mario Molla rimangono poco responsivi
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GameGate01
Che gioia, un pezzo della mia infanzia è tornato