Donkey Kong Bananza è l’ultimo capitolo della serie di videogiochi dedicati allo scimmione Nintendo, uscito su Nintendo Switch 2 in data 17 luglio 2025. Figlio non solo dei giochi predecessori, esorditi nel 1981, ma anche della vasta esperienza degli sviluppatori (che nel recente passato hanno curato un successo come Super Mario Odyssey), ci porta in un mondo completamente libero. La libertà è a trecentosessanta gradi, nella creatività dei livelli, ma anche nella loro distruttività, elemento di gameplay fondamentale e che, lo diciamo sin da subito, eleva questo titolo a uno dei migliori dell’anno corrente.
La recensione di un gioco del genere, capace di sorprendere da moltissimi punti di vista, va equilibrata cercando qualche sfumatura opaca o nota dolente nel vastissimo mondo delle banane di Donkey Kong. Così come per le decine di banane nascoste nei vari livelli di gioco, trovare le criticità non sarà facile, ma lo spirito di scoperta e la tenacia nella ricerca di segreti è indispensabile per tutti coloro che vogliono mettere le mani su questo capolavoro.
Semplicemente meraviglioso
Si, diciamolo subito: Donkey Kong Bananza sembra praticamente perfetto. Dopo pochi secondi dall’accensione del software, siamo già immersi nel positivamente caotico gameplay: Donkey Kong può spaccare quasi tutto nel mondo di gioco, nel tentativo di accumulare le preziose banane e le altrettanto golose pepite dorate. A interrompere la frenetica caccia di Donkey Kong è l’arrivo del proverbiale nemico di turno, la Void Company, intenzionata a raggiungere il centro del pianeta per ottenere un grandissimo potere lì nascosto.
Dopo aver reclutato l’indispensabile compagna di viaggio Pauline, una dolce e timida ragazza cantante che richiama palesemente le funzioni di Cappy in Super Mario Odyssey, Donkey Kong inizia la caccia a questi furfanti, che, nel frattempo, seminano il panico nei vari livelli del pianeta. “Livello” ha più sensi in questo caso: non solo palcoscenico delle avventure, ma vero e proprio livello geografico, luoghi di crescente profondità che scandiscono la nostra rincorsa e discesa verso il centro del pianeta.
Come sono questi livelli? Semplicemente fantastici. La peculiarità di questo titolo è la possibilità di distruggere le ambientazioni alla ricerca di oggetti e collezionabili vari. Implementare un design di distruttibilità del genere in ambientazioni così numerose e ispirate è semplicemente un’opera d’arte. Ciascun livello ha una sua anima, una colonna sonora memorabile e sfide alla portata di tutti (ci sono sia banane facili da trovare, che complessi enigmi che richiedono più elucubrazioni).
Se la ricerca delle banane finisce per essere sempre un buon intrattenimento, tanto da distogliere quasi forzatamente l’attenzione dalle vicende della storia principale, quello che spesso delude è la difficoltà dei combattimenti principali, spesso terminabili in meno di un minuto sferrando pugni anche a casaccio. Del resto, il contraltare di un design che si basa completamente sulla distruzione è la ripetitività di tale scelta. La ricerca dei tesori, i combattimenti, tutte le interazioni ambientali e molto altro si basano essenzialmente su sferrare pugni dopo pugni.
Il segreto per evitare la noia è nella diversità delle abilità di Donkey Kong. Lo scimmione entra infatti nel suo mondo con una nuova veste (modello 3D ispirato al recente film di Super Mario), o meglio, con molte nuove vesti. Stiamo facendo riferimento alla Bananza, quella folle, giocosa e canzonatoria tendenza degli abitanti di questo pianeta a ballare e cantare senza contegno, fino a far acquisire ai danzanti poteri speciali. Oltre a tirare pugni, surfare su rocce estratte dal terreno (utilizzabili anche per terraformare i livelli, perché la profondità non era abbastanza!) e arrampicarsi in qualsiasi parete, Donkey Kong sfrutta quindi il potere della Bananza e la sinergia con Pauline per trasformarsi e acquisire poteri speciali.
I cinque potenziamenti ottenibili, che non vi spoileriamo perché scoprirli è un vero piacere (vista anche la cura con cui sono presentati in ogni livello), sono divertenti, originali, utili e persino accompagnati da speciali colonne sonore (anche questa volta: motivetti memorabili). Come piccola nota dolente bisogna notare che alcuni sono decisamente più utili di altri, e i punti abilità (si, c’è pure un albero delle bana… abilità!) ottenuti collezionando banane sono sicuramente più utili per potenziare alcune forme della Bananza piuttosto che altre.
Spazio ai tecnicismi
Impersonare Donkey Kong è un vero piacere quindi, soprattutto esplorando tali livelli ispirati. Ma come si comporta la piattaforma che ce lo rende possibile? Donkey Kong Bananza gira splendidamente su Nintendo Switch 2, sia in modalità portatile che connessa alla sua base in modalità TV. Non abbiamo praticamente mai registrato nessun calo di frame rate nell’arco di tutta l’avventura, con solo qualche piccolissima sbavatura nei momenti in cui la distruzione si fa troppo concitata. Unica (e minuscola) nota dolente, da questo punto di vista, è l’utilizzo di tecnologia leggermente datata per gestire alcune questioni tecniche, che rende l’esperienza visiva in modalità TV leggermente peggiore rispetto a quella in modalità portatile (se volete saperne di più).
La scelta di implementare un sonar fra le mani di Donkey Kong, ovvero una capacità che permette di capire dove sono gli oggetti nascosti entro un limitato raggio, è un intelligente escamotage per rendere l’esplorazione più ordinata. Seguendo il sonar, la distruzione si fa largo in piccoli cunicoli sotterranei che, il più delle volte, mostrano con efficacia la posizione del personaggio, elemento da non sottovalutare nel momento in cui il livello cambia costantemente forma. La telecamera, in questo contesto, ci sembra fare veramente il possibile, cadendo a volte in qualche imperfezione fastidiosa ma altrettanto difficile da evitare vista la natura del gioco.
Esplorare non è mai frustrante, con livelli che ci possono tenere impegnati per diverse ore se siamo interessati al completismo più meticoloso. La longevità del gioco va dalle 15 ore di base per completare l’avventura, a un numero potenzialmente illimitato di ore per chi ama veramente tanto le banane come Donkey Kong.
Nelle diverse ore passate all’interno dello stesso livello, inoltre, è importante notare che le distruzioni ambientali vengono mantenute, senza che il terreno sia ricostruito appena si esce dalla zona caricata della mappa. Nintendo Switch 2 mostra molta della sua potenza nella capacità di gestire mappe molto grandi e in completa evoluzione senza mostrare praticamente mai il fianco.
Quel che luccica è veramente tutto oro
Diciamocelo: piccole sbavature con la telecamera, sporadicissimi cali di frame rate, rarissima ripetitività del gameplay (che di fatto si basa sempre sul prendere a pugni cose) e alcune banane nascoste troppo artificialmente non possono rovinare un titolo che si basa su fondamenta fortissime (evidentemente prese da Super Mario Odyssey) e le rinforza ancora maggiormente.
L’avventura è divertente e leggera, sfidante per chi vuole tutte le banane (non certo per chi cerca combattimenti complessi) e sempre accompagnata da una colonna sonora veramente impeccabile (non vediamo l’ora di ascoltarla su Nintendo Music!). A questo non dimentichiamo di aggiungere la possibilità di giocare in modalità cooperativa, con un assistente in controllo di Pauline, e la personalizzazione degli abiti dei personaggi, sempre utile non solo dal punto di vista estetico (conta anche quello!), ma anche per potenziamenti di gioco assolutamente rilevanti.
In conclusione, Donkey Kong Bananza parla a un pubblico di tutte le età e lo fa senza paura del confronto con i grandi giochi del passato di Nintendo. Se l’uscita di una nuova console è stata tradizionalmente accompagnata dai vari nuovi Super Mario, Nintendo Switch 2 può dirsi fortunato a essere il palcoscenico di un cambiamento scimmiesco. Il potere della Bananza spodesta qualsiasi pregiudizio nei confronti di quello che, fino al 16 luglio 2025, era un comprimario e spesso solo comparsa dell’universo Nintendo. Donkey Kong e Pauline sono ora nel palco principale e stanno sprigionando la loro Bananza senza timore. Sarà veramente difficle spodestare un capolavoro del genere.
Consigliamo caldamente quindi l’acquisto di Donkey Kong Bananza per tutti coloro che posseggono Nintendo Switch 2. Il titolo è disponibile su Nintendo eShop al prezzo di 69,99€.
Voto: 9.7
Totale libertà nella distruzione dei livelli
Gameplay semplice ed efficace
Livelli memorabili
Adatto a un pubblico di tute le età
Colonna sonora impeccabile
Celebrazione perfetta di un personaggio spesso dimenticato
Rarissimi cali di frame rate
Combattimenti con i boss generalmente troppo facili
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