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Nintendo tratta gli indie allo stesso modo dei giochi delle grandi compagnie

Nelle ultime ore il magazine Entertainment Station ha pubblicato una’intervista con Yusuke Soejima e Park Masashi, responsabili del catalogo di giochi indie di Nintendo per il Giappone, incentrata principalmente sulle differenze per l’azienda tra i titoli tripla A e i videogiochi indipendenti.

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   · 2 min lettura Nintendo
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Nelle ultime ore il noto magazine Entertainment Station ha pubblicato una nuova intervista con Yusuke Soejima e Park Masashi, responsabili del catalogo di giochi indie di Nintendo per il Giappone, incentrata principalmente sulle differenze per l’azienda tra i titoli tripla A e i videogiochi indipendenti.

Con un po’ di stupore, se vogliamo, Masashi ha dichiarato che l’approccio dell’azienda di fronte a queste due tipologie di gioco è identico, non promuovendo i titoli indie solo per la loro natura, e allo stesso tempo non dando una priorità a quelli delle grandi compagnie.

Ha poi continuato Soejima, parlando del futuro degli indie sulle piattaforme della grande N:

Come prima cosa vogliamo che tutti gli sviluppatori scelgano la nostra piattaforma quando si tratta di decidere dove sviluppare. Non è un obiettivo fine a se stesso, ma prima del grande successo riscosso da Switch, le console mostrate alla fine di trailer o poster promozionali agli eventi erano sempre quelle di altre aziende. Nintendo 3DS e Wii U non riuscivano a ritagliarsi il loro spazio. Era una situazione per cui non venivano considerate un’opzione pratica. Da quel momento abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto vedere il logo di Switch insieme a quello delle altre console.

Per nostra fortuna, Switch è stato un successo internazionale e di conseguenza le opportunità per renderla una piattaforma importante sono cresciute. Vorremmo mantenere questo ritmo anche per il futuro. Di certo non è qualcosa che possiamo sostenere solo noi due (Soejima e Masashi, ndr) ma ci piacerebbe che ci sia un ciclo supportato dall’intera industria e che gli sviluppatori indipendenti siano in grado di produrre facilmente videogiochi, ricavandone dei guadagni appropriati e in futuro, chissà, poter essere riconosciuto come una nuova IP.

E voi cosa ne pensate di questa politica adottata da Nintendo per la gestione dei titoli indie? Preferireste questo tipo di approccio oppure vorreste vedere una distinzione più netta tra le due parti?

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