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Addio al Nintendo Direct?

Nintendo dice addio al Nintendo Direct e prende un’altra direzione?

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   · 3 min lettura Nintendo
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Fin dall’esordio nel 2011, il Nintendo Direct è stato parte integrante della strategia di comunicazione tra Nintendo e i fan. Nei periodi più intensi ci sono state diverse trasmissioni in un solo mese, mentre da due anni a questa parte le dirette hanno avuto interruzioni di sei-otto settimane.

 

Nintendo Direct

Dopo il Nintendo Direct del 16 giugno in occasione dell’E3 di Los Angeles, è venuto a mancare il presidente Satoru Iwata l’11 luglio, sconvolgendo il mondo videoludico e impegnando Genyo Takeda e Shigeru Miyamoto per la piena ripresa delle attività dell’azienda nelle settimane successive in vista dei titoli annunciati per il 2015.

Parlare dei Direct senza Satoru Iwata è praticamente impossibile, considerando l’importanza del personaggio e della sua presenza durante tali trasmissioni. Il presidente era sempre al centro del progetto con le sue idee e trovate geniali. Il nome stesso deriva dalla volontà di comunicare a stretto contatto (direttamente) con i più grandi fan Nintendo.

Iwata Direct

Le trasmissioni hanno spesso avuto un approccio comico e scanzonato. Alcune ricorrenze, diventate veri e propri tormentoni, possono essere capite solo dai fan più fedeli. Basta pensare al classico gesto del presidente per richiamare l’attenzione degli ascoltatori o alla celebre battuta “My body is ready” pronunciata da Reggie Fils-Aimé, presidente di Nintendo of America.

Per gli appassionati l’assenza di Iwata si farà sentire, l’ex presidente era infatti anche un pioniere nel rompere i confini convenzionali tra dirigenti aziendali e consumatori. Rubriche come Iwata Chiede hanno rafforzato maggiormente il rapporto con i fan, già molto forte grazie all’umorismo e all’umanità che Satoru riusciva a portare nelle trasmissioni con le sue apparizioni.

L’elezione del prossimo presidente Nintendo giocherà quindi un ruolo fondamentale per il futuro dei Nintendo Direct. Avremo il prossimo presidente alla guida delle trasmissioni con un ruolo chiave o la Grande N si sposterà sulle tendenze del momento?

Anche se l’azienda partecipa a grandi eventi come Gamescom, la sua presenza lì e in molte altre manifestazioni minori del Nord America è sotto forma di semplice stand. Nintendo manca però a fiere importanti come il Tokyo Game Show, dove raramente si è fatta vedere e ancora più di rado ha annunciato qualcosa. Le aziende rivali, invece, utilizzano queste occasioni per lo streaming di conferenze dal vivo ed eventi stampa. Producendo questo tipo di eventi al di fuori dell’E3, Sony e Microsoft sono riuscite a ottenere un’ottima attenzione mediatica in momenti chiave dell’anno. 

Sebbene Nintendo sia riuscita a creare un proprio show informativo, divertente e piacevole tramite il quale ha instaurato un buon legame con i fan, assentarsi da importanti fiere comporta anche dei lati negativi. Il Nintendo Direct è un ottimo metodo per intrattenere e informare i propri fan, ma non si può dire lo stesso di chi non conosce e segue la Grande N. Gli eventi citati in precedenza danno l’opportunità di conquistare e appassionare nuovi giocatori e hanno la loro importanza anche per quanto concerne la visibilità online e nei media.

Per questo Nintendo sta dando più importanza a manifestazioni come San Diego Comic-Con, Hyper Japan (a Londra) e Gamescom, tentando di adottare ogni genere di comunicazione e tralasciando il Nintendo Direct rispetto agli albori.

Cosa vorreste dai prossimi Nintendo Direct? Sareste d’accordo con un eventuale addio alle dirette Nintendo o quantomeno a una riduzione di tali show per lasciare maggiore spazio alle fiere?

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